Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Fatti brillare, nella cava di Busta, diversi ordigni bellici risalenti alla Prima Guerra Mondiale

Categories: Bonifica perché

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Ingrid Feltrin Jefwa

Lunedì si è conclusa con successo l’operazione di bonifica degli ordigni bellici risalenti alla Prima Guerra Mondiale rinvenuti recentemente a Montebelluna. Gli ordigni, che sono stati recuperati nell’area montebellunese, sono stati neutralizzati grazie all’intervento del Genio Guastatori di Udine (Comando Forze Operative Nord di Padova). L’operazione è stata coordinata dalla Prefettura di Treviso e ha visto la partecipazione attiva di diverse forze, tra cui i Carabinieri, la Croce Rossa e la Protezione Civile di Montebelluna. Una volta messi in sicurezza, gli ordigni sono stati fatti brillare nella Cava Busta, situata nella parte sud della città. L’intervento si è concluso senza problematiche, permettendo il ripristino delle normali attività nella zona e garantendo la completa bonifica dell’area. Il sindaco di Montebelluna, Adalberto Bordin, ha espresso il suo apprezzamento per la buona riuscita dell’intervento: “Il mio ringraziamento a tutti gli operatori coinvolti in questa delicata operazione resa possibile grazie alla collaborazione tra istituzioni e forze specializzate per garantire la sicurezza del nostro territorio”. Inoltre, il sindaco ha colto l’occasione per sensibilizzare la cittadinanza, in particolare i lavoratori del settore agricolo, sull’importanza di segnalare tempestivamente eventuali ritrovamenti di oggetti sospetti. “Invitiamo pertanto tutti a segnalare tempestivamente al 112 qualsiasi oggetto che possa sembrare un residuato bellico, per prevenire situazioni di pericolo e tutelare la sicurezza”, ha aggiunto.

Foto-Fonte: https://oggitreviso.it/fatti-brillare-nella-cava-di-busta-diversi-ordigni-bellici-risalenti-alla-prima-guerra-mondiale-au23291-351479

EDUCAZIONE AL RISCHIO

Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.

È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia

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Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo

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