Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Un altro ordigno bellico da 200 chili

Categories: Bonifica perché

Esercito ItalianoMarina Militare

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Ravenna–Faenza

Èstato programmato per il 18 febbraio il brillamento di una bomba d’aereo rinvenuta in un terreno agricolo al confine del territorio del comune di Faenza. L’ordigno, una bomba di fabbricazione alleata dalla massa di 500 libbre, è riemerso in un campo in seguito alle normali attività agricole: il luogo del ritrovamento è posto a qualche centinaio di metri in linea d’aria dal Ponte del Castello, sul Senio, al confine tra Faenza e Castel Bolognese. Un luogo che nel corso della Seconda guerra mondiale fu teatro di violenti scontri, al punto che la chiesa di Pieve Ponte, originariamente posta nelle vicinanze del fiume, fu colpita dalle bombe e pressoché rasa al suolo, e solo successivamente ricostruita sulla via Emilia alcuni chilometri più a est. L’ordigno, stando a quanto emerge, si presentava con entrambe le spolette già armate: anche per questo è immediatamente stato allertato l’VIII Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti ‘Folgore’ di Legnago, (Comando Forze Operative Nord di Padova) che ha indicato le attività necessarie per la messa in sicurezza della bomba e la preparazione per il disinnesco, previsto per il 18 febbraio. Le operazioni di preparazione alla bonifica da parte degli artificieri cominceranno il 5 febbraio: sul posto sarà realizzata una cosiddetta ‘camera di espansione’, costruita servendosi di 150 metri cubi di sabbia fine. Attorno alla bomba sarà insomma edificata una sorta di ‘piramide’ di sabbia all’interno della quale l’ordigno possa essere brillato nella massima sicurezza. I dettagli delle operazioni saranno definiti nei prossimi giorni, in particolare per quanto riguarda l’eventuale perimetro di evacuazione: la zona del ritrovamento è ad ogni modo un’area quasi esclusivamente agricola. Stando a quanto viene ipotizzato, il brillamento dovrebbe poter essere effettuato senza che sia necessario interrompere la circolazione sulla via Emilia e sulla ferrovia Bologna-Rimini, entrambe distanti poche centinaia di metri dal punto in cui è riaffiorata la bomba. Non è la prima volta che nelle campagne faentine nell’arco dell’ultimo anno vengono alla luce lasciti della Seconda guerra mondiale: a dicembre venne fatta brillare una bomba nelle campagne di Casale, frazione di Brisighella, mentre a novembre analoghe operazioni furono messe in campo a Reda: in entrambi i casi si trattava, come per l’ordigno del Ponte del Castello, di bombe da 500 libbre. Proprio al di sotto del Ponte delle Grazie fu invece rinvenuta a settembre una bomba di dimensioni contenute, che fu fatta brillare sul posto nell’arco di poche ore.

FotoFonte: https://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna/cronaca/un-altro-ordigno-bellico-da-200-chili-720d24bd

EDUCAZIONE AL RISCHIO

E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.

È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia

Valle d’AostaPiemonteLiguriaLombardiaTrentino-Alto AdigeVeneto,

Friuli-Venezia GiuliaEmiliaRomagnaToscanaUmbriaMarcheLazioAbruzzo,

MoliseCampaniaPugliaBasilicataCalabriaSiciliaSardegna

Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo

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