Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Avola, ordigni bellici in mare, operazione di recupero al largo di Falaride

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Sono stati rinvenuti nello specchio di mare antistante la scogliera di Falaride munizioni e ordigni bellici risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. A fare la scoperta è stata durante un’immersione Carmen Attardi Uisp Iblei – Subacquea, esperta nella tutela, valorizzazione e fruizione dei beni naturali, archeologici subacquei. Attardi ha avvertito immediatamente la delegazione di spiaggia Guardia Costiera di Avola che è intervenuta assieme al nucleo SDAI della Marina Militare di Augusta. L’area è stata interdetta per alcune ore al fine di permettere il recupero del materiale in sicurezza. “Il materiale si trovava proprio in prossimità di un accesso in acqua e quindi è stato importantissimo intervenire” commenta Attardi. Gli ordigni sono stati trasportati in altro luogo e fatti brillare. “Se si viene a contatto con uno di questi oggetti che possa essere riconducibile a un ordigno bisogna fare immediatamente segnalazione alle forze dell’ordine e possibilmente fare una ricognizione fotografica dell’esatto punto in cui è stato ritrovato” le parole di Marco Presti comandante Marina Militare. Non è un ritrovamento insolito, per l’area. La costa avolese, infatti, è stata teatro di una delle operazioni di sbarco degli Alleati durante la cosiddetta “Operazione Husky”, il 9/10 luglio del 1943.

FotoFonte: https://www.avolanews.it/avola-ordigni-bellici-in-mare-operazione-di-recupero-al-largo-di-falaride/

EDUCAZIONE AL RISCHIO

E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.

È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Autorità Portuali

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Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo

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