Marina Militare–Esercito Italiano
Salerno–Caserta–Avellino–Benevento
Un presunto ordigno bellico è stato rinvenuto da alcuni subacquei adagiato sul fondale ad una profondità di circa 20-22 metri nello specchio acqueo del Golfo di Pozzuoli. Il ritrovamento è stato comunicato all’ufficio circondariale marittimo della guardia costiera del porto puteolano che ha emesso immediatamente un’ordinanza. Con la quale ha interdetto un’area circolare in un raggio di 200 metri d’ampiezza dal punto di ritrovamento del presunto ordigno: la sosta, l’ormeggio di qualsiasi unità navale, compresa la pesca, l’immersione subacquea e la balneazione. La capitaneria di Pozzuoli ha anche informato il nucleo Sdai (Napoli) degli artificieri della Marina Militare che nei prossimi giorni effettueranno le operazioni di bonifica con il conseguente brillamento del presunto ordigno bellico rinvenuto.
FotoFonte:https://www.ilmattino.it/napoli/area_metropolitana/ordigno_bellico_golfo_di_pozzuoli_area_interdetta_dalla_capitaneria-8013619.html?refresh_ce
EDUCAZIONE AL RISCHIO
E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Autorità Portuali
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo