Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Mutilato a sette anni da una bomba di guerra inesplosa. La storia di Mario che oggi ricorda le vittime del bombardamento di Pasquetta

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A sette anni, mentre giocava con le sorelle nell’orto di casa, trovò una bomba a mano inesplosa che portò in casa, avvicinandosi al fuoco per giocarci. Purtroppo, l’ordigno esplose fra le mani di quel bambino, facendogli perdere un occhio e una mano, ferendolo gravemente alla bocca. Dal 1950 al 1957 per superare le gravi difficoltà dovute alle menomazioni patite, visse presso l’Istituto Don Gnocchi di Salerno, per poi tornare a casa a Cana (Roccalbegna) quindicenne ed entrare al lavoro in prefettura all’età di 18 anni. Dove ha prestato servizio per 42 anni, prima di andare in pensione. Fondatore del Sunia dove ancora oggi riveste la carica di direttore, Mario Falconi è anche il presidente della sezione provinciale dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra. In questa veste, oltre che da Cavaliere della Repubblica insignito dall’amico Sandro Pertini, e dall’alto dei suoi 84 anni e di un’esperienza di vita che lo ha reso forte, rivolge un saluto ai familiari delle 134 vittime del bombardamento americano di Pasquetta nel 1943, di cui quest’anno ricorre l’81° anniversario. «In quel giorno di festa per le famiglie grossetane tutto cambiò improvvisamente, come purtroppo avviene quando gli uomini si combattono con le armi, per 134 nostri concittadini che persero la vita in modo ingiusto e orribile. Traumatizzando un’intera città che improvvisamente, a poco più di un anno dalla Liberazione, perse la propria innocenza scoprendo in tempo reale le brutture della guerra». «Ricordare quelle persone oggi, nei giorni in cui ancora tanti civili vengono ingiustamente e brutalmente massacrati in Ucraina, a Gaza in Palestina, o in tanti altri teatri delle cosiddette guerre dimenticate, è più che mai un dovere civile al quale adempiere per onorare i morti, e testimoniare la nostra vicinanza ai loro familiari» prosegue Falconi. «Confesso che ogni volta questa commemorazione mi riporta indietro negli anni a rivivere la brutta esperienza che ho fatto nell’infanzia, ma dalla quale ho avuto la buona sorte di uscire vivo diversamente da quanto è successo a quei 134 grossetani. Ancora oggi non riesco a guardare in tv certe immagini che arrivano dalla martoriata Striscia di Gaza o dalla pianura ucraina». «Mi auguro che i giovani, più di altri, ma tutti coloro che si soffermano su questa giornata di commemorazione della cosiddetta “strage delle giostre”, che fu anticipata dai morti in via Ricasoli e Piazza delle Catene, per arrivare in piazza del mercato sotto le Mura medicee, vogliono ascoltare gli ultimi testimoni che come me hanno vissuto sulla propria pelle certe tragedie, conseguenza inevitabile di ogni guerra. Solo la pace può comporre i conflitti. Solo il confronto democratico e la diplomazia sono le armi pacifiche ed efficaci che risparmiano sacrifici umani e sofferenze indicibili». «Voglio sperare che donne e uomini di buona volontà sappiano leggere gli eventi tragici che attraversano anche questi tempi bui, e trovare la forza di opporre una pacifica resistenza all’uso delle armi per il futuro» conclude.

Foto-Fonte: https://www.ilgiunco.net/2024/04/23/mutilato-a-sette-anni-da-una-bomba-di-guerra-inesplosa-la-storia-di-mario-che-oggi-ricorda-le-vittime-del-bombardamento-di-pasquetta/

EDUCAZIONE AL RISCHIO

E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.

È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia

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Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo

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