Esercito Italiano–Marina Militare
Comando Forze Operative Nord di Padova–Comando Forze Operative Sud di Napoli–Comando Truppe Alpine
Treviso–Padova–Belluno– Venezia–Verona–Belluno–Rovigo
Bonifica conclusa come da programmi in una manciata di ore ieri a Campiglia dei Berici, dove la squadra di artificieri dell’8° Reggimento Genio Guastatori della “Folgore” (Comando Forze Operative Nord di Padova), ha rimosso 4 ordigni bellici da una cappella privata nelle adiacenze di villa Repeta Bressan, residenza del ‘600 che sorge sul sito di una villa palladiana e che ne richiama in parte la struttura. Si tratta di bombe custodite come reperti della Seconda Guerra Mondiale nella chiesetta dedicata a San Valentino, e che in passato erano state poste come “ornamento” vicino ad un altare. Un simbolo del conflitto che, però, nonostante i quasi 80 anni dalla fabbricazione trascorsi poteva rappresentare ancora oggi nel 2023 un potenziale pericolo. Il gruppo composto da 5 artificieri esperti e che fa parte dei paracadutisti dell’Esercito Italiano ha agito senza intoppi e in sicurezza, asportando i 4 ordigni di diverse dimensioni e trasportandoli come da prassi consolidata – dopo averli sigillati – nella vicina cava di Alonte, dove sono stati fatti brillare nel corso della stessa giornata come da protocolli consolidati. Anzi, nella mattinata, per la precisione, dopo il via libera alle operazioni dato alle 8 di martedì 11 luglio e dopo l’evacuazione dei presenti per un raggio di sicurezza di 100 metri, con una decina di famiglie interessate che hanno lasciato le rispettive abitazioni fino al via libera al rientro. Oltre agli operatori incaricati del disinnesco in forza alla “Folgore”, presenti sul posto anche pattuglie di Carabinieri e polizia locale, una squadra di Protezione Civile in assistenza ai residenti della zona e, infine, i volontari di associazioni di combattenti. Tutto è “filato liscio” come nei piani della vigilia, trattandosi di un’operazione per così dire ordinaria da parte degli esperti artificieri di stanza a Legnago nel Veronese, ringraziati dalla popolazione locale prima di far rientro alla base.
FotoFonte: https://www.ecovicentino.it/noventa/campiglia-dei-berici/via-quattro-ordigni-bellici-dalla-chiesetta-di-villa-repeta-e-fatti-brillare-in-cava-dagli-artificieri/
EDUCAZIONE AL RISCHIO
E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo