Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Jesolo, disinnescate tre bombe da guerra: una era in spiaggia

Categories: Bonifica perché

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di Andrea Rossi Tonon

Mattinata di intensa attività lungo la costa per gli artificieri dell’Ottavo (8°) Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti Folgore (Comando Forze Operative Nord di Padova). Nelle scorse ore i militari, coadiuvati dagli agenti della Questura di Jesolo, sono intervenuti in tre diversi punti del territorio di Jesolo per il recupero di altrettanti ordigni bellici. Il primo intervento si è svolto lungo la spiaggia, a pochi centimetri dal punto in cui le onde si infrangono sul bagnasciuga nella zona della Pineta. La segnalazione è giunta direttamente alla Questura della città costiera un paio di giorni fa, quando un uomo con la passione per la ricerca di piccoli gioielli e monete si era casualmente imbattuto nell’ordigno sepolto sotto la sabbia lungo la battigia mentre la scandagliava con il metaldetector. Immediata la chiamata alla polizia che subito ha perimetrato la zona. In questo caso i militari hanno recuperato una granata da 75 millimetri ad alto esplosivo di fabbricazione italiana. L’ordigno risale alla prima guerra mondiale ed è possibile che sia stato trasportato a riva dalle onde dopo aver viaggiato lungo il fiume Piave. Il secondo e il terzo ordigno, anch’essi di fabbricazione italiana, sono tornati alla luce durante alcuni scavi per la realizzazione di nuovi fabbricati nell’entroterra. Uno si trovava a pochi passi dal centro storico di Jesolo, l’altro in aperta campagna. Anche in questo caso i militari hanno messo in sicurezza l’area e poi hanno disinnescato i due ordigni prima di trasportarli nella cava in cui sono stati fatti brillare. In entrambi i casi si trattava di granate di artiglieria: la prima da 87 millimetri ad altro contenuto esplosivo e la seconda da 120 millimetri “shrapnel”, un tipo di proiettile costituito da un involucro contenente una carica e numerose sfere di piombo. Per farle brillare in totale sicurezza i militari hanno deposto le granate all’interno di una fossa profonda tre metri e successivamente le hanno ricoperte di terreno. A quel punto è avvenuto il brillamento, operazione seguita anche dai medici del corpo militare della Croce Rossa.

Foto-Fonte: https://corrieredelveneto.corriere.it/venezia-mestre/cronaca/20_settembre_16/jesolo-disinnescate-tre-bombe-guerra-era-spiaggia-ac51bb4a-f80d-11ea-900c-4248fd693a32.shtml

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