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Un mortaio – neppure troppo in profondità – nel terreno in un appezzamento di ulivi tra il cimitero e il centro abitato di Santo Pietro Belvedere. Era lì dal “passaggio della guerra” dalle nostre parti violentemente bombardate dal fuoco alleato. E quel mortaio è proprio un “ricordo” di quei giorni: intatto e inesploso; 25 centimetri di lunghezza e 5 di diametro. È stato rinvenuto da un abitante del luogo (che non vuole vedere pubblicato il suo nome) che abitualmente va in giro con il suo metal detector in cerca di chissà che cosa. Ora quel “chissà che cosa” è un ordigno della seconda guerra mondiale rivenuto nell’uliveto di Paolo Baldini Orlandini. Che racconta: «Posso dire che mi è andata bene. In quell’angolo del mio uliveto sono passato, ovviamente, centinaia di volte. Anzi, nei giorni scorsi ci avevo ammassato un po’ di potature e per fortuna ne ho rimandato il bruciamento. Chissà cosa sarebbe accaduto! Ma ci sono passato anche con l’attacco che fresa il terreno. Vabbè vuol dire che doveva andare così. Per fortuna». Dopo la comprensibile sorpresa per il ritrovamento è stato avvertito un carabiniere conoscente, il quale si è preso l’impegno di informare i colleghi artificieri. Non si sa quando, ma arriveranno a disinnescare il mortaio. La zona in cui è stato rinvenuto il mortaio è più meno a metà strada dal parcheggio del cimitero, alle prime case del centro abitato di Santo Pietro Belvedere. Ma se la Valdera da sempre è considerata terra di snodo, di passaggio e di commerci e punto di collegamento imprescindibile, tutto questo lo è stato anche per i bombardamenti e il passaggio del fronte che produssero danni ingenti.
Foto-Fonte: https://iltirreno.gelocal.it/pontedera/cronaca/2022/02/06/news/va-a-spasso-tra-gli-ulivi-col-metal-detector-e-scova-un-mortaio-inesploso-1.41204912
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
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