Esercito Italiano–Marina Militare
Comando Forze Operative Nord di Padova–Comando Forze Operative Sud di Napoli–Comando Truppe Alpine
È stato ritrovato da alcuni pescatori al porto di Ortona, sulla banchina “mandracchio”, verso la zona nord. Si tratta di un proiettile da mitragliatrice area risalente alla Seconda guerra mondiale. Il ritrovamento del residuo bellico è avvenuto alcuni giorni fa e ha fatto scattare immediatamente le procedure di prevenzione da parte dell’Autorità di sistema portuale. Da mercoledì scorso è scattata la messa in sicurezza di una parte della banchina. In particolare è stato interdetto lo specchio d’acqua per un raggio di cinque metri dalla zona in cui è stato ritrovato il proiettile. La prefettura sta coordinando le operazioni di smaltimento in sicurezza che dovranno però essere svolte, con molta probabilità, con l’aiuto militari dell’undicesimo (11°) Reggimento Genio guastatori di Foggia (Comando Forze Operative Sud di Napoli). Non sono ancora chiare le tempistiche con cui avverrà la rimozione del proiettile, ma fino a quel momento l’area (evidenziata all’interno della planimetria nella foto) è interdetta all’ormeggio, alla navigazione e a qualsiasi altro uso del mare. Fino a quando le operazioni di smaltimento non saranno completate, i titolari del posto di ormeggio nelle vicinanze dell’area interdetta saranno costretti a ormeggiare in altre aree appositamente individuate in accordo con la capitaneria di porto secondo la disponibilità del momento. L’ultima volta che a Ortona sono stati ritrovati reperti della Seconda guerra mondiale risale all’aprile scorso. In quel caso però fu sfiorata la tragedia: poiché durante alcune operazioni di pulizia a Punta Ferruccio, un mezzo meccanico con un trinciatutto aveva urtato accidentalmente un ordigno bellico della Seconda guerra mondiale, che è poi esploso. Si trattava di un mortaio canadese da tre pollici, di cui poi sono state ritrovate alcune schegge, ma lo scoppio ha innescato un grande incendio che è divampato in pochissimi minuti. Le fiamme si erano poi propagate rapidamente, per via del vento forte, e avevano causato anche la deflagrazione di una seconda bomba, a poca distanza dal punto della prima esplosione. Miracolosamente nessuno era rimasto ferito. Nella stessa area, durante le operazioni di messa in sicurezza dei giorni successivi, gli artificieri dell’Esercito hanno trovato altre 15 bombe simili.
Foto-Fonte: https://www.ilcentro.it/chieti/un-reperto-della-guerra-al-porto-%C3%A8-il-proiettile-di-una-mitragliatrice-1.3038027
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo