Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

“Territori di Pace”: educare alla pace attraverso la memoria e l’azione civica

Categories: Bonifica perché,Editoriali

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Torino

Lo scorso 29 novembre si è tenuta presso la Scuola Ufficiali dell’Esercito Italiano a Torino una stimolante giornata di formazione nell’ambito del progetto Territori di Pace, promosso dall’Associazione Nazionale Vittime Civili di GuerraSezione di Torino, Piemonte e Valle d’Aosta, realizzato grazie al contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed in collaborazione con la Regione Piemonte. L’iniziativa mira a diffondere tra i giovani i valori della Costituzione italiana – democrazia, libertà e giustizia sociale – attraverso percorsi educativi che intrecciano memoria storica e sensibilizzazione sui conflitti attuali. Durante l’evento, relatori di grande esperienza hanno offerto spunti pratici e riflessioni fondamentali per tradurre questi temi in attività educative concrete nelle scuole. La giornata si è aperta con i saluti prima del Gen. B. Luigi Carpineto ed a seguire di Nicolas Marzolino, Presidente ANVCG Torino, Piemonte e Valle d’Aosta, del professor Paolo Barletta e del Maresciallo Capo Claudio Brun, rappresentanti del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, che hanno sottolineato l’importanza del ruolo delle scuole nel formare “agenti attivi del cambiamento”. La moderatrice dell’incontro, Avv. Giorgia Gambino, referente operativa ANVCG Torino, Piemonte e Valle d’Aosta, ha poi illustrato come utilizzare presentazioni multimediali per sensibilizzare gli studenti su tematiche complesse, come la guerra e le conseguenze devastanti degli ordigni bellici esplosivi -per lo più sui civili-, i pericoli degli ordigni bellici inesplosi ed il loro impatto sulle vite umane. A seguire, Giovanni Lafirenze , bonificatore e responsabile del Dipartimento Ordigni Bellici Inesplosi ANVCG (D.O.B.I.), con un coinvolgente racconto delle sue esperienze personali, e con la partecipazione dell’artificiere in quiescenza Cataldo Braccio , ha spiegato i comportamenti da adottare in caso di rinvenimento di ordigni bellici inesplosi. L’approfondimento è proseguito con Renato Silvestre , tecnico B.C.M. e membro del Dipartimento Ordigni Bellici Inesplosi (D.O.B.I.), esperto in bonifiche subacquee, che ha mostrato la cassetta didattica contenente esempi inerti di ordigni bellici inesplosi; attraverso esempi concreti, ha affrontato i rischi legati al recupero illecito di questi oggetti, evidenziando anche il loro uso potenziale per azioni terroristiche. Giovanni Comoglio , Vicepresidente ANVCG Torino, Piemonte e Valle d’Aosta e membro del Dipartimento Ordigni Bellici Inesplosi (D.O.B.I.), ha illustrato il quadro legislativo e le responsabilità penali connesse al recupero ed alla detenzione di ordigni bellici, fornendo uno sguardo chiaro e preciso su un tema spesso trascurato.La seconda parte della giornata ha esplorato l’importanza della comunicazione educativa con l’intervento del Prof. Paolo Barletta, che ha condiviso strategie per rendere l’insegnamento più efficace, coinvolgente ed adatto alle diverse età scolastiche. La sua analisi si è concentrata sul ruolo della percezione dei valori e dei disvalori come strumento educativo per formare cittadini consapevoli e responsabili. L’evento si è concluso con una riflessione corale sull’importanza di creare connessioni tra passato e presente, affinché i giovani possano costruire un futuro fondato sulla pace e sulla solidarietà. Grazie alla partecipazione di esperti dell’ Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra , del D.O.B.I. e del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, i partecipanti hanno potuto approfondire temi cruciali che collegano storia, attualità ed impegno civico. Territori di Pace non è solo un progetto educativo, ma una vera e propria chiamata all’azione: rendere i giovani protagonisti di una cultura di pace e cambiamento sociale.

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EDUCAZIONE AL RISCHIO

Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.

È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia

Valle d’AostaPiemonteLiguriaLombardiaTrentino-Alto AdigeVeneto,

Friuli-Venezia GiuliaEmiliaRomagnaToscanaUmbriaMarcheLazioAbruzzo,

MoliseCampaniaPugliaBasilicataCalabriaSiciliaSardegna

Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo

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