Marina Militare–Esercito Italiano
Un presunto ordigno bellico è stato rinvenuto nelle acque della marina leccese di San Cataldo, facendo scattare immediate misure di sicurezza. Nel frattempo sono state emanate due ordinanze specifiche, una dall’Ufficio circondariale marittimo di Otranto e l’altra dal Comune di Lecce, volte a bloccare qualsiasi tipo di attività marittima e subacquea, tra cui la navigazione, la sosta, la pesca e altre attività subacquee e di superficie, nell’area circostante il ritrovamento. Le autorità hanno individuato lo specchio d’acqua interessato dalle misure restrittive con coordinate precise: latitudine 40°23’ 50.95’’ Nord e longitudine 018°17’ 46.48’’ Est. Attualmente, l’interdizione si estende per un raggio di 100 metri, che sarà ampliato a 200 metri durante le operazioni di bonifica, la cui data non è ancora stata stabilita. L’oggetto sospetto è stato avvistato nelle acque adiacenti alla darsena e al Lido Ponticello, in prossimità dei bacini di San Cataldo. Potrebbe trattarsi di un residuato bellico risalente alla Seconda guerra mondiale, come già accaduto in altre occasioni.
FotoFonte: https://www.trnews.it/2024/08/09/ritrovato-ordigno-bellico-a-san-cataldo-e-scattano-le-misure-di-sicurezza/
EDUCAZIONE AL RISCHIO
Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Autorità Portuali
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo