L’esplosione di un residuato bellico uccide un ragazzino di 10 anni. È difficile ricostruire l’accaduto in fatti le fonti scrivono di un ordigno trovato chissà come, chissà dove dal nonno. Altre fonti citano che la bomba sia stata portata in casa da un parente. Sia come sia, chi ha perso la vita è stato il ragazzino che con l’ordigno non c’entra nulla. Probabilmente l’unica colpa della vittima è quella d’aver ceduto alla curiosità nell’attimo sbagliato. Infatti il nonno è rimasto ferito e avrebbe perso i sensi, quindi immaginiamo che l’uomo stesse nella stessa stanza (garage), ma più lontano dal residuato. Forse solo il nonno potrà chiarire le varie fasi della tragedia. Altra improbabile ipotesi sarebbe quella del trasporto dell’ordigno in casa da parte del nonno/parente e invitato il piccolo a osservare l’oggetto bellico. Questa chiave di lettura anche se possibile non è credibile in quanto i nonni, adulti in genere, allontanano i piccoli da ogni forma di pericolo. In alternativa il bimbo potrebbe essersi avvicinato alla bomba di sua spontanea volontà. Le nostre sono solo delle ipotesi in quanto a differenza di altri incidenti in questo caso le fonti non spiegano nulla. Di certo è che qualcuno ha portato in casa l’ordigno che ha dilaniato la piccola vittima. A questo punto le nostre domande non cambiano: Perchè chi ha trovato l’ordigno non ha allertato le autorità preposte? Perché al contrario l’ordigno è stato trasportato presso un’abitazione privata? E chi ha permesso al piccolo di avvicinarsi al residuato? Carissime fonti attendiamo queste risposte. L’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra condivide il dolore dei famigliari e amici del piccolo Gabriele.
EDUCAZIONE AL RISCHIO
E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo