Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

News

Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Paternò, finita l’emergenza, la bomba è stata fatta brillare alle 10;45.

Categories: Bonifica perché

Esercito ItalianoMarina Militare

Comando Forze Operative Nord di PadovaComando Forze Operative Sud di NapoliComando Truppe Alpine

PalermoSiracusaTrapaniEnnaMessinaAgrigentoRagusaCaltanissetta

Catania–Paternò

Pietro Nicosia

Si conclude alle 10:45 di oggi la lunga mattinata di Paternò e Santa Maria di Licodia, comunità che hanno vissuto le operazioni di rimozione e brillamento dell’ordigno bellico risalente alla seconda guerra mondiale, rinvenuto nei primi giorni di agosto lungo la tratta ferroviaria Fiumetorto – Catania Bicocca in contrada Sferro di Paternò. Una bombetta da ben 250 libbre sganciata nei drammatici giorni dell’estate del ’43 dalle fortezze volanti angloamericane rimasta sotto una coltre di argilla per 79 anni. Alle 6 l’inizio dell’operazione con i militari del 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo (Comando Forze Operative Sud di Napoli) che hanno rimosso l’ordigno e con la scorta delle forze di polizia ed il supporto dei Vigili del Fuoco, della Croce Rossa Militare e dell’Ospedale di Paternò, che ha messo a disposizione un’ambulanza, e l’hanno condotto mediante un pick-up in tutta sicurezza sino alla cava Di Paola in territorio di Santa Maria di Licodia, dove il convoglio è arrivato alle 7:32 del mattino. Nella cava sono andate avanti le operazioni sino al brillamento avvenuto alle 10:45. Dalle 5:30 era stato aperto il Com di Paternò in cui dove è rimasto operativo per l’intero periodo il tavolo tecnico per coordinare le operazioni. Coinvolti: il Dipartimento Regionale di Protezione Civile, gli uffici e le amministrazioni di Paternò e Licodia, le Polizie locali, la Misericordia di Santa Maria di Licodia, i Carabinieri della Compagnia di Paternò con in testa il capitano Gianmauro Cipolletta, la Polizia, i Vigili del Fuoco, l’Asp, la Croce Rossa Militare, la Misericordia di Santa Maria di Licodia, i Rangers Europa sezione Nicolosi distaccamento di Santa Maria di Licodia. Inibite, nelle operazioni di caricamento, trasporto e distruzione le aree nel raggio di 500 metri. L’Anas ha chiuso fra 6 e le 6.30 la statale 192 e l’autostrada A19 Catania-Palermo fra gli svincoli di Gerbini e Catenanuova. Interdette anche le provinciali 24, 139, 137/I e la statale 121 a Schettino; la strada Mendolito e la strada Mendolito-Schettino. Chiuso anche lo spazio aereo nella zona di rinvenimento dell’ordigno mentre l’aeroporto “Vincenzo Bellini” di Catania è rimasto non operativo nello stesso intervallo di tempo. Interdetta ogni attività umana nel raggio di 500 metri dal punto di passaggio e di brillamento della bomba nella cava Di Paola, con i residenti che hanno lasciato le proprie abitazioni sino alla fine dell’emergenza.

Foto-Fonte: https://www.ciaktelesud.com/paterno-santa-maria-di-licodia-finita-lemergenza-ordigno-bellico/

Valle d’AostaPiemonteLiguriaLombardiaTrentino-Alto AdigeVeneto,

Friuli-Venezia GiuliaEmiliaRomagnaToscanaUmbriaMarcheLazioAbruzzo,

MoliseCampaniaPugliaBasilicataCalabriaSiciliaSardegna

Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo

CondividiShare on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterShare on LinkedIn