Marina Militare–Esercito Italiano
Saranno i sommozzatori del “Nucleo sminamento” della Marina Militare italiana (SDAI Taranto) a verificare se l’oggetto di forma cilindrica adagiato sui fondali antistante l’isolotto di San Domino, sia effettivamente “un ordigno bellico”. La presenza di questo oggetto, individuato a circa 6 metri di profondità, è stata segnalata al Comune dall’Ufficio locale marittimo della Guardia costiera, con una nota in cui il citato “Ufficio” ha interessato anche la Prefettura di Foggia richiedendo l’intervento dei sommozzatori del “Nucleo sminamento” della nostra Marina militare. Dal canto suo, la sindaca Annalisa Lisci ha emanato un’ordinanza per interdire, ai visitatori o turisti o a chiunque altro non autorizzato, l’accesso all’area in località “Cala delle Roselle e alla “Grotta del Sale”. Nella citata ordinanza si evidenzia che nei giorni scorsi “l’Ufficio locale marittimo di Isole Tremiti ha segnalato al Comune che nello specchio acqueo in località “Cala delle Roselle“, Isola di San Domino, in posizione di coordinate Lat. 42° 06.468’ N – Long. 015° 29.263’ E, vi è la presenza, a una profondità di circa 6 metri, adagiato sul fondale roccioso, di un presunto ordigno di forma cilindrica”; nella nota si fa inoltre presente che “l’UfElcio locale marittimo ha chiesto all’Ufficio territoriale del Governo di Foggia l’intervento del “Nucleo SDAI (Sminamento difesa anti mezzi insidiosi) della Marina militare, ai fini della verifica e per l’eventuale bonifica del citato presunto ordigno”. A questo punto, la sindaca Lisci, “rilevata l’assoluta necessità, nelle more del richiesto intervento del Nucleo SDAI, di dover intervenire per la salvaguardia della privata e pubblica incolumità e per prevenire ima situazione di grave pericolo, ordina l’interdizione della strada di accesso alla Cala delle Roselle e alla Grotta del Sale, con contestuale divieto di accesso alla scogliera in questione, fino alla avvenuta verifica ed eventuale bonifica del presunto ordigno bellico presente sul fondale roccioso” in questione.
FotoFonte: https://www.retegargano.it/2024/09/08/ordigno-bellico-alle-isole-tremiti-gia-al-lavoro-la-marina-militare/
EDUCAZIONE AL RISCHIO
Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Autorità Portuali
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Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo