Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Ordigni recuperati e inertizzati celati tra baraccamenti e trincee, dove italiani e austriaci hanno combattuto la “guerra bianca”

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Con lo sciogliersi del ghiacciaio e la neve sempre meno presente negli ultimi anni sono riaffiorati ordigni e manufatti della prima guerra mondiale sui gruppi montuosi dell’Adamello e del Presena. Nel 2019 due giovani alpinisti spagnoli erano addirittura rimasti feriti dall’esplosione accidentale di un ordigno sul Gruppo del Presena. Il 2° reggimento genio guastatori dell’Esercito ha ultimato in questi giorni l’Operazione “Nardis e Presena 22-23”, con la neutralizzazione di 900 proietti d’artiglieria di medio e grosso calibro risalenti alla prima guerra mondiale tra i 2.500 e i 3.000 metri di quota sui gruppi montuosi dell’Adamello e del Presena. Come detto gli interventi del genio in quota sono partiti già qualche anno fa. Nel 2019 si era sfiorata la tragedia sul Presena ma a quell’evento erano seguite diverse segnalazioni alle Forze dell’Ordine da parte di scalatori che si erano imbattuti in ordigni venuti alla luce conseguentemente allo scioglimento della neve e del ghiaccio misto a detriti, in quelle aree dove più di un secolo fa sorgevano i baraccamenti e le opere militari, dove italiani e austriaci si sono fronteggiati nella “guerra bianca” sui ghiacciai delle Dolomiti. Autorità locali e istituzioni si erano immediatamente attivate interessando il 2° Reggimento Genio Guastatori di Trento (Comando Truppe Alpine Bolzano) che aveva avviato un’immediata operazione di ricerca e bonifica seguita da ulteriori, con cadenza annuale e svolte prevalentemente nella stagione estiva quando lo scioglimento delle nevi permette un’efficace ricerca. In tale contesto si sono svolte le operazioni “Nardis e Presena” 2022-2023, volte alla ricerca, messa in sicurezza e trasporto a valle del pericoloso munizionamento che hanno visto coinvolti attivamente il 4° reggimento Altair dell’Aviazione dell’Esercito, i Carabinieri, il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, il Nucleo Elicotteri della Provincia Autonoma di Trento, la Società Alpinisti Tridentini, il Corpo Forestale della Provincia Autonoma di Trento ed il Corpo Militare della Croce Rossa. Il 2° reggimento genio di Trento è stato impegnato per circa un mese solo dalle attività di brillamento dei 900 proiettili recuperati l’anno precedente, attività che si è svolta in sicurezza presso una vicina cava reputata idonea alle operazioni sia dai tecnici del genio che dalle competenti autorità. Le tempistiche necessarie sono state ottimizzate e quindi contenute al meglio al fine di ridurre al minimo ogni impatto sulla popolazione locale e sulla viabilità. Il Genio dell’Esercito è quotidianamente impegnato su tutto il territorio nazionale nella bonifica di ordigni bellici risalenti alla 1^ e 2^ guerra mondiale che quotidianamente, ancora oggi, vengono rinvenuti. Il 2° reggimento genio, inquadrato nelle Truppe Alpine e specializzato ad operare anche in alta montagna, nel corso del 2022 ha proceduto alla bonifica di oltre 27.000 ordigni di vario calibro e tipologia, buona parte dei quali è stata recuperata anche dal lago di Varna congiuntamente a reparti specializzati della Marina Militare. ”Chiunque dovesse imbattersi accidentalmente in simili reperti di guerra – spiegano dall’esercito – è invitato a tenersene a distanza e a segnalarli immediatamente alle locali Forze dell’Ordine”.

FotoFonte: https://www.ildolomiti.it/montagna/2023/centinaia-di-bombe-foto-e-ordigni-recuperate-e-inertizzati-tra-baraccamenti-e-trincee-dove-italiani-e-austriaci-hanno-combattuto-la-guerra-bianca

È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia

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