Esercito Italiano–Marina Militare
Grosseto–Firenze–Pisa–Livorno–Siena–Massa-Carrara–Pistoia–Prato
Arezzo-Civitella in Val di Chiana
Incontri nelle scuole per insegnare alle giovani generazioni come riconoscere un residuato bellico e come comportarsi in caso di ritrovamento. La sezione di Arezzo dell’ANVCG – Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra è pronta a rinnovare il proprio impegno nel progetto “Al servizio del domani” che, al via dal mese di marzo, proporrà laboratori per studenti e studentesse di diverse età dove approfondire le conseguenze dei conflitti di ieri e di oggi per educare ai valori di rispetto, accoglienza e non-violenza. L’attualità di questi percorsi è confermata dal rinvenimento di due granate inesplose ad appena tre metri dalla strada in un’area agricola nel territorio di Civitella in Val di Chiana che testimoniano una delle più pericolose eredità della Seconda Guerra Mondiale: gli improvvisi scoppi di ordigni, infatti, hanno provocato e tuttora continuano a provocare incidenti e mutilazioni tra gli stessi civili anche a distanza di ottant’anni dalla fine del conflitto. Gli incontri di “Al servizio del domani”, in quest’ottica, orienteranno una particolare attenzione proprio all’informazione e all’educazione relative ai residuati bellici. Nel corso dei decenni sono stati recuperati oltre 250.000 ordigni in tutta la penisola tra granate, esplosivi, colpi d’artiglieria e munizioni, con molti di questi anche nella città e nella provincia di Arezzo a causa soprattutto dell’attraversamento della Linea Gotica, dunque la volontà dell’ANVCG è di spiegare ai giovani alunni cosa fare in caso di ritrovamento. “Un ordigno inesploso può sembrare un gioco ma non è uno scherzo” è lo slogan proposto a livello nazionale e rilanciato in ambito provinciale per evidenziare i drammatici impatti dei conflitti anche in tempo di pace, con le gravi conseguenze per le attuali generazioni che saranno condivise all’interno delle scuole attraverso testimonianze dirette o multimediali di chi ha subito sofferenze a causa della Seconda Guerra Mondiale. Per ulteriori informazioni sul progetto è possibile contattare la sezione di Arezzo dell’ANVCG allo 0575/21.790.
Foto-Fonte: https://www.lanazione.it/cronaca/ordigni-inesplosi-lanvcg-promuove-nuovi-laboratori-nelle-scuole-nazz7ul4
EDUCAZIONE AL RISCHIO
Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo