Esercito Italiano–Marina Militare
Dipartimento ordigni bellici inesplosi
Ieri 10 febbraio 2024, l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (Bari) è stata invitata dal Comando Militare Esercito Puglia (Caserma Picca Bari-Ufficio Documentale di Bari) a commemorare la giornata le ricordo dei civili infoibati e dell’esodo dei residenti italiani costretti a fuggire dalle terre istriane, dalmate, fiumane. Siamo stati accolti e accompagnati nel Piazzale dell’Alzabandiera (solenne cerimonia militare). Sul posto abbiamo incontrato altre Associazioni: Alpini, Marinai d’Italia. Presenti anche le scuole del territorio come il Santarella-De Lilla e il Panetti–Pitagora. I militari coordinati dal Colonnello Arcangelo Moro hanno perfettamente gestito ogni fase della cerimonia. Alle ore 10 inizia il rito dell’alzabandiera, al termine gli studenti applaudono. Il Comandante Colonnello Arcangelo Moro intavola un discorso rivolto alla tragedia delle foibe precisando quanto sia necessario osservare ciò che accade in altre zone mondo e lavorare tutti in favore della pace. Gli studenti applaudono calorosamente. La Parola passa al Dott. Francesco Russo, Prefetto del Capoluogo pugliese, il quale imposta un discorso che racchiude le guerre del passato e quelle odierne. Non solo, rivolgendosi ai ragazzi chiede loro di adoperarsi fattivamente a piantare le basi su una società fondata sulla pace. Gli studenti applaudono e sicuramente riflettono sul suggerimento del Prefetto. La celebrazione continua con l’intervento di un musicista che per mezzo di una tromba intona il brano: “Schindler’s List”. La musica emoziona tutti i presenti. Ma l’emozione diventa impressione e suggestione durante la visita guidata nelle sale del “Centro Documentale”. Migliaia e migliaia di archivi che custodiscono i dati di tutte le persone che nel passato hanno svolto il servizio militare di leva o volontario. I ragazzi con grande interesse a chi ci guida, chiedono dei loro nonni. Confesso che anche chi scrive alla vista di quei faldoni si è fortemente turbato, ben sapendo che tra i meandri di quei scaffali da qualche parte c’è una cartella contenente i documenti di quel giovanissimo militare che sono stato nel 1976. Al termine della manifestazione ho salutato tutti e con grande commozione, ripensando a quell’alzabandiera lentamente mi avvio verso casa.