Esercito Italiano–Marina Militare
Comando Forze Operative Nord di Padova–Comando Forze Operative Sud di Napoli–Comando Truppe Alpine
Forlì-Cesena–Piacenza–Rimini–Ravenna–Parma–Reggio Emilia–Ferrara–Modena
Si sono concluse le operazioni di disinnesco e distruzione di tre ordigni, di cui uno a caricamento speciale (fosforo bianco) rinvenuti nel comune di Casalfiumanese (BO), tutti risalenti al secondo conflitto mondiale. Le operazioni, dirette e coordinate dalla Prefettura di Bologna e dal Comando Forze Operative Nord di Padova, sono state effettuate dagli artificieri dell’Esercito appartenenti al Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore che, nella serata di sabato 6 aprile, attivati dalle Autorità competenti, sono intervenuti prontamente per mettere in sicurezza il più pericoloso dei tre ordigni, un colpo da mortaio da 81 mm caricato con fosforo bianco altamente infiammabile. L’ordigno, che aveva verosimilmente subito un danneggiamento, provocava una fuoriuscita del contenuto la cui esposizione con l’aria generava una combustione spontanea, visibile a notevole distanza dai passanti e minacciando l’intera area circostante. Durante le operazioni di disinnesco sono stati inoltre rinvenuti altri due ordigni, due bombe da mortaio da 2 pollici di nazionalità inglese rispettivamente del tipo fumogena e Illuminante. Gli artificieri del reggimento genio ferrovieri in una prima fase hanno provveduto a mettere in sicurezza l’ordigno, limitandone l’esposizione all’aria, per poi procedere al trasporto di tutti i manufatti rinvenuti in un luogo sicuro ove sono stati distrutti. L’azione tempestiva dei militari ha consentito di ridurre notevolmente i potenziali effetti dannosi che il colpo incendiario avrebbe potuto arrecare alla vegetazione e alle abitazioni circostanti.
Foto-Fonte: https://www.esercito.difesa.it/comunicazione/Pagine/dis_ordigni_bellici.aspx
EDUCAZIONE AL RISCHIO
E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo