Esercito Italiano–Marina Militare
Comando Forze Operative Nord di Padova–Comando Forze Operative Sud di Napoli–Comando Truppe Alpine
Torino–Vercelli–Verbano-Cusio-Ossola–Biella–Alessandria–Novara–Asti
Lo scorso 30 maggio una squadra di tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese ha affiancato e supportato gli operatori del Plotone EOD del 32° Reggimento Genio Guastatori (Comando Truppe Alpine Bolzano) inquadrato nella Brigata Alpina Taurinense per la bonifica di un ordigno esplosivo risalente alla Seconda Guerra Mondiale posto all’interno di una cavità naturale di difficile accesso a una profondità di circa 7 metri nel territorio del Comune di Alto. Vista la conformazione della grotta, si è reso necessario utilizzare tecniche speleologiche e attrezzature specialistiche, tra le quali una sonda video che ha permesso agli operatori dell’Esercito l’identificazione certa dell’ordigno. Il residuato bellico, risultato una bomba da 81 millimetri di calibro, è stato poi messo in sicurezza ed estratto attraverso tecniche di tiranteria a distanza per essere trasportato successivamente in una cava nelle vicinanze, dove è stato fatto brillare. Le complesse operazioni che, per la difficoltosa natura del terreno hanno richiesto la conduzione di diverse attività preparatorie, hanno visto le due componenti specializzate in ambiente montano operare in sinergia al fine di preservare la pubblica incolumità e di ripristinare la normalità dell’area, mettendo le proprie competenze al servizio del Paese.
Foto-Fonte: https://www.targatocn.it/2024/06/12/leggi-notizia/argomenti/attualita/articolo/ordigno-bellico-in-una-grotta-nel-comune-di-alto-complesso-intervento-di-esercito-e-soccorso-alpino.html
EDUCAZIONE AL RISCHIO
Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo