Salerno–Caserta–Avellino–Benevento
Un ordigno bellico, risalente alla Seconda Guerra Mondiale, è stato fatto brillare stamattina nelle acque di Capo Miseno, nei Campi Flegrei. Già a luglio 2021, dopo una segnalazione da parte di un sub professionista, un ordigno bellico risalente alla Seconda Guerra Mondiale, fu recuperato e fatto esplodere in sicurezza a 18 metri di profondità e a due miglia a Sud est di Capo Miseno; una zona conosciuta come la “secca di Miseno”, lontana dalle rotte di traghetti e diportisti. La linea di costa, che va dal porto di Pozzuoli fino a Capo Miseno, non manca di restituire ordigni bellici inesplosi, a causa dei ripetuti bombardamenti tedeschi ed anglo americani avvenuti nel corso della seconda guerra mondiale, proprio sulle coste flegree. L’area, in particolare, rappresentavano un obiettivo strategico per la presenza dei Cantieri Armstrong, importante arsenale della Marina Militare Italiana. Lo rende noto, in un comunicato, la Guardia Costiera di Pozzuoli.
FotoFonte:https://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/ordigno_bellico_trovato_mare_fatto_brillare_nelle_acque_di_miseno-6828843.html?refresh_ce
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Autorità Portuali
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo