Esercito Italiano–Marina Militare
Comando Forze Operative Nord di Padova–Comando Forze Operative Sud di Napoli
Bologna–Parma–Modena–Rimini–Forlì-Cesena–Reggio Emilia–Ravenna–Ferrara
Nei giorni scorsi alcuni pescatori, impegnati in una battuta di pesca lungo il fiume Po nelle vicinanze di Villanova (Piacenza), avrebbero rinvenuto quello che potrebbe essere un ordigno bellico risalente alla Seconda Guerra Mondiale. Nel ritirare la rete da pesca, avrebbero trovato impigliato tra le maglie un manufatto pesante e arrugginito dalla forma cilindrica. Una volta tirata in barca la rete e recuperato così il misterioso oggetto, lo avrebbero però ributtato in acqua, temendo che si trattasse proprio di un ordigno. I pescatori hanno quindi immediatamente avvertito i carabinieri, fornendo indicazioni rispetto il punto preciso in cui sarebbe avvenuto il ritrovamento. Una segnalazione che è stata ritenuta meritevole di un approfondimento sul campo. Le modalità di recupero sono state definite durante una riunione in Prefettura: come di consueto, scenderanno in campo gli artificieri dell’Esercito appartenenti al Secondo (2°) Reggimento Genio Pontieri di Piacenza (Comando Forze Operative Nord di Padova) ma, trovandosi il manufatto nell’alveo del fiume, verranno impiegati anche i palombari del Gruppo Operativo Subacquei del Comando Subacquei e Incursori (COMSUBIN) della Marina Militare (Ancona), distaccati presso il Nucleo S.D.A.I. (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) costituita da sommozzatori addestrati e attrezzati per concorrere alla bonifica degli ordigni esplosivi sommersi. Qualora fosse confermata la presenza dell’ordigno, che potrebbe trovarsi ad una profondità compresa tra 4 e i 7 metri, verrà recuperato e affidato agli artificieri del Genio Pontieri per essere quindi fatto brillare in area idonea in totale sicurezza.
Foto-Fonte: https://www.piacenzasera.it/2020/09/un-ordigno-bellico-nelle-acque-del-po-in-azione-i-sommozzatori-della-marina-militare/354443/
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
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