Marina Militare–Esercito Italiano
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Un’importante scoperta è stata fatta nelle acque delle isole Eolie: la Next Geosolutions Europe SPA ha rinvenuto 21 ordigni bellici sommersi tra l’isola di Vulcano, appartenente al comune di Lipari, e la località di Patti. La notizia è stata ufficializzata dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, che ha emesso un’ordinanza urgente per garantire la sicurezza della navigazione e tutelare la vita umana.
Le segnalazioni
La segnalazione del rinvenimento è arrivata il 16 maggio 2023, attraverso il protocollo n. 4474 dell’Istituto Idrografico della Marina, che ha evidenziato la presenza degli ordigni in una zona di particolare rilevanza turistica e naturale. Gli ordigni sono stati localizzati con precisione a partire dalle coordinate 38° 17.562′ N e 014° 59.664′ E (DATUM WGS84), e si estendono su un’area circoscritta da un raggio di 150 metri.
L’ordinanza sugli ordigni bellici a Lipari
L’articolo 1 dell’ordinanza decreta l’interdizione totale di qualsiasi attività che preveda l’uso pubblico del fondale marino nell’area specificata. Questa restrizione include tutte le operazioni di pesca, il transito di imbarcazioni e altre attività subacquee. La decisione è stata presa in virtù della necessità di proteggere la popolazione e i turisti da potenziali pericoli legati alla presenza di questi ordigni, che potrebbero risalire alla Seconda Guerra Mondiale. L’articolo 2, invece, stabilisce che chiunque violi le disposizioni della presente ordinanza sarà soggetto a sanzioni severe. Le pene previste includono ammende ai sensi degli articoli 1174 e 1231 del Codice della Navigazione, nonché dell’art. 53 del Decreto Legislativo n. 171/2005 e successive modifiche. Inoltre, i trasgressori saranno ritenuti responsabili di eventuali danni a persone o cose derivanti dalle loro azioni. L’area rimarrà sotto stretta sorveglianza e l’interdizione resterà in vigore fino a quando le autorità competenti non completeranno le operazioni di bonifica e messa in sicurezza. Il processo di disinnesco e rimozione degli ordigni sarà condotto da unità specializzate, che opereranno nel pieno rispetto delle normative vigenti per garantire la sicurezza di tutte le operazioni. Questa situazione sottolinea l’importanza di un’attenta gestione delle risorse marine e della sicurezza, soprattutto in aree ad alta densità turistica come le isole Eolie. Le autorità locali continueranno a monitorare la situazione e a fornire aggiornamenti alla popolazione attraverso i canali ufficiali.
Foto-Fonte: https://www.meteoweb.eu/2024/08/trovati-ordigni-bellici-nelle-acque-di-lipari/1001553989/
EDUCAZIONE AL RISCHIO
Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Autorità Portuali
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto,
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Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento