Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Testimoni di Pace presso il Giulio Cesare di Bari

Categories: Editoriali

L’otto febbraio presso l’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “Giulio Cesare” di Bari si è svolto il convegno Testimoni di Pace. La Dirigente Scolastica, prof.ssa Giovanna Piacente, porge i saluti ai relatori dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, ricordando, tra l’altro la fattiva collaborazione tra l’ANVCG e la scuola da lei guidata. L’incontro si apre con l’intervento del dott. Andrea Bruno, il quale ringrazia i presenti e offre ai ragazzi più punti di riflessione a riguardo (Stop alle bombe sui civili) delle attuali crisi diplomatiche e delle guerre tra stati e anche del conflitto in Ucraina. Andrea conclude con una citazione di Benigni: “L’articolo 11 della Costituzione Italiana afferma che l’Italia ripudia la guerra. Sarebbe stato bellissimo se questo stesso articolo fosse stato presente nelle Costituzioni di tutti i Paesi del Mondo”. I presenti applaudono. Il microfono passa alla professoressa Santa Vetturi, promotrice di pace ANVCG e presidentessa dell’Associazione culturale “Virtute e Canoscenza”. La professoressa parla dei conflitti del passato e del presente, ma anche del desiderio di pace della società civile mondiale. Racconta del sopruso vissuto da Cassius Clay per essersi opposto alla guerra nel Vietnam. Santa continua con l’esempio di una operaia sindacalista in una ex fabbrica italiana produttrice di mine che grazie al sostegno delle colleghe è riuscita a convincere la proprietà a convertire la produzione di ordigni in materiali industriali. Gli studenti applaudono forse non solo a Santa, piace immaginare anche alla operaia sindacalista e perché no anche a Cassius Clay. Segue l’intervento del Professore Franco Porcelli, coordinatore del Dipartimento di Fisica Applicata del Politecnico di Torino. Il professore spiega i danni delle guerre in genere, ma si sofferma sui danni di guerra subiti dai siti culturali e archeologici, quindi spiega il lavoro svolto alla ricerca di bombe d’aereo all’interno del parco archeologico di Pompei dal Dipartimento di Fisica, con strumentazioni idonee e per nulla invasive. Il professore conclude il discorso e dall’aula magna si solleva un potente applauso. Giunge il turno dello scrittore, documentarista Francesco Morra e parte subito il video Top secret, Bari 2 dicembre 1943. Scorrono immagini e dichiarazioni dei testimoni dell’incursione aerea, le foto precedenti e successive al bombardamento aereo sul porto di Bari, fiamme, fumi, navi inclinate e distrutte. Morra spiega drammi causati dalle bombe all’Yprite sia sui militari, sia sui civili. Dall’aula parte una standing ovation per Francesco. Giunge il mio turno ma il tempo concordato per il convegno è quasi giunto al temine. In cinque minuti riesco a spiegare ai ragazzi le ragioni per cui ancora oggi i residuati continuano spargere terrore in tutto il mondo. I ragazzi applaudono, vorrebbero che continuassi, dovrei parlare di Nicola Libera Sgherzi, ma non c’è più tempo, saluto, ringrazio per l’attenzione tutti i presenti, lentamente e colmo di emozione lascio il Giulio Cesare. Concludo ringraziando la Professoressa Cinzia Loschiavo referente dei nostri progetti al Giulio Cesare, per il supporto tecnico dato al convegno.

Giovanni Lafirenze

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