Comando Forze Operative Nord di Padova–Comando Forze Operative Sud di Napoli–Comando Truppe Alpine
Padova–Belluno–Vicenza–Rovigo–Verona–Venezia
Trovano una bomba della Seconda Guerra Mondiale in soffitta. E mercoledì 20, quando si svolgeranno le operazioni di bonifica, persone e animali domestici nel raggio di 150 metri dovranno essere sgomberati dalle abitazioni. Per questo il sindaco Mario Collet ha firmato un’apposita ordinanza che, oltre a istituire il divieto di circolazione veicolare e pedonale e il divieto di sosta con rimozione forzata in via Pallade, a poca distanza dall’abbazia di Follina, per questioni di salvaguardia della pubblica incolumità farà scattare, dalle 10, un temporaneo sgombero dell’area durante le operazioni di sollevamento e allontanamento dell’ordigno bellico.
LA SITUAZIONE
«Dopo il sopralluogo fatto dal terzo (3°) Reggimento Genio Guastatori di Udine, (Comando Forze Operative Nord di Padova) ci è stato rassicurato che si tratta di un ordigno di poco conto» tranquillizza il sindaco Collet. «Si tratta – dettaglia – di una bomba da mortaio modello Brixia risalente alla Seconda Guerra Mondiale». L’ordigno è stato rinvenuto all’interno di una cassetta nella soffitta di una vecchia casa di via Pallade. I proprietari stavano facendo delle operazioni di sgombero e pulizia dell’immobile per dare corso a dei lavori, quando si sono imbattuti nel residuato bellico. Hanno informato i carabinieri della stazione di Cison di Valmarino che a loro volta hanno notificato il ritrovamento alla Prefettura. Il terzo Reggimento Genio Guastatori, valutato l’ordigno, ha classificato l’intervento come “semplice” e richiesto per il giorno in cui la bomba verrà prelevata di mantenere una distanza di sicurezza, dal luogo di rinvenimento, di 150 metri. Da qui l’ordinanza. «Si è dato corso a tutte le azioni di prassi previste in questi casi – prosegue Collet – L’area di via Pallade credo conti una cinquantina di residenti, ci sono un piccolo condominio, alcune case e un ristorante. Nel perimetro dei 150 metri rientra anche l’abbazia di Follina: quella mattina, dunque, le funzioni religiose dovranno essere sospese. Le operazioni inizieranno alle 10 per un tempo al momento non quantificato, ma credo si chiuderanno velocemente. Si tratta di prendere la bomba e di portarla via, per poi farla brillare altrove».
GLI INTERROGATIVI
Quanto ritrovato nella soffitta di quella casa è un fatto isolato. Capita ancora oggi nella zona, ma sotto il terreno, di ritrovare, anche se ormai raramente, ordigni inesplosi soprattutto della Prima Guerra Mondiale che lungo il Piave registrò le sue decisive battaglie. Non è noto come quella bomba del secondo conflitto sia finita in quella soffitta e perché fosse stata nascosta in una cassa.
Foto-Fonte: https://www.ilgazzettino.it/nordest/treviso/bomba_soffitta_seconda_guerra_mondiale_bonifica_genio_guastatori_udine_follina-6813455.html?refresh_ce
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
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Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo.