Esercito Italiano–Marina Militare
Comando Forze Operative Nord di Padova–Comando Forze Operative Sud di Napoli–Comando Truppe Alpine
Occorrerà evacuare cinquemila persone circa e un’area da un chilometro e mezzo di raggio dal luogo del ritrovamento per permettere agli artificieri del reggimento geni ferrovieri, il prossimo 3 novembre, di disinnescare e rimuovere l’ordigno bellico trovato sull’argine del torrente Fossatone. Manca ancora l’ufficialità, ma la data è stata ormai fissata nell’ultimo degli incontri svolto nei giorni scorsi in Prefettura a Perugia, presenti forze dell’ordine, enti locali e aziende interessate. Le operazioni, secondo il piano che il Comune di Marsciano sta mettendo a punto, scatteranno alle 11 con la chiusura dell’area e l’evacuazione delle circa 5000 persone residenti nella zona. Chiuse al traffico decine di strade interne, le operazioni interesseranno anche un elettrodotto e un gasdotto. Resta ancora da decidere se occorrerà bloccare lo svincolo di Marsciano in ingresso e uscita dalla E45.Nel frattempo gli artificieri (Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore–Comando Forze Operative Nord di Padova) procederanno con le operazioni di disinnesco dell’ordigno bellico risalente alla seconda guerra mondiale: una bomba da 500 chili per un metro di lunghezza venuta alla luce durante i lavori, eseguiti da Snam, per il posizionamento di una scogliera in massi per il consolidamento dell’argine del torrente Fossatone. L’area è stata posta sotto sequestro e sarà riaperta soltanto al termine delle operazioni di disinnesco e rimozione della bomba, quando l’ordigno sarà trasportato in una cava, non ancora individuata, per il brillamento. Operazioni che dureranno alcune ore, nel corso delle quali il comune di Marsciano si occuperà dell’ospitalità delle persone sfollate dalle proprie abitazioni. Il servizio di Massimo Solani montato da Walter Pasqualini
Foto Archivio
Fonte: https://www.rainews.it/tgr/umbria/video/2024/10/solani-rimozione-ordigno-bellico-1200-logomp4-5c67e566-9686-41e1-9165-2020769ab860.html
EDUCAZIONE AL RISCHIO
Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo
