Esercito Italiano–Marina Militare
Comando Forze Operative Nord di Padova–Comando Forze Operative Sud di Napoli–Comando Truppe Alpine
Bologna–Ferrara–Reggio Emilia–Ravenna–Modena–Piacenza–Forlì-Cesena–Parma
Per rimuoverla in tutta sicurezza e farla brillare, ci sono volute cinque ore. Lunga 65 centimetri, pesava più di un quintale la bomba disinnescata ieri mattina a Santa Giustina dagli artificieri dell’Esercito. L’ordigno bellico, una bomba d’aereo (di fabbricazione inglese) della Seconda guerra mondiale, era stata ritrovata alcune settimane fa. Le operazioni sono scattate intorno alle 8, dopo aver fatto evacuare tutti i residenti della ’zona rossa’. Sono stati costretti a lasciare casa le famiglie che abitano nelle vie Alfonsine, Fusignano, Premilcuore e in alcune case affacciate sulla via Emilia. In tutto 143 i residenti sfollati per il ’bomba day’. I volontari all’opera (oltre 80, tra quelli della protezione civile e di varie associazioni) e le forze dell’ordine hanno iniziato a fare il giro delle case alle 6,30, per assicurarsi che tutti fossero usciti. Cinque residenti, un padre con due bambini e altre due persone, non sapendo dove andare, sono stati accompagnati al centro di accoglienza allestito dalla protezione civile nell’ex centro giovani di Santa Giustina. I volontari della Croce rossa invece hanno portato in ambulanza altre tre persone, tutte gravemente malate, dai loro famigliari. Una volta sgomberata la ’zona rossa’ (per un raggio di 352 metri dal punto di ritrovamento della bomba) e chiuse le strade, gli artificieri del Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore (Comando Forze Operative Nord di Padova) si sono messi all’opera per disinnescare l’ordigno, che era in pessime condizioni, coordinati dalla Prefettura e dal comando forze operative nord dell’esercito. Dopo aver realizzato una struttura di protezione nel punto di ritrovamento, i militari hanno rimosso l’innesco della bomba (pesava 104 kg, con 31 kg di tritolo), che è stata poi portata via e fatta brillare in un luogo sicuro. Le operazioni si sono concluse intorno alle 13 e così, già all’ora di pranzo, i residenti evacuati hanno avuto la possibilità di rientrare nelle loro case.
FotoFonte: https://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/il-giorno-della-bomba-santa-giustina-evacuata-residenti-sfollati-allalba-per-rimuovere-lordigno-c2fa915c
EDUCAZIONE AL RISCHIO
Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo