Un ordigno bellico davanti agli scogli di Santa Caterina? La Capitaneria di Porto di Gallipoli ha emesso una ordinanza con cui avvisa il Comune neritino di delimitare ed interdire il tratto di costa interessato con l’affissione di un avviso e cartellonistica in lingua italiana, inglese, francese e tedesca. La zona interessata è davanti al lungomare Cesare Cantù, proprio nel cuore della marina, dove alcuni sub hanno individuato alla profondità di tre metri e sul fondo marina un oggetto metallico che per forma e dimensioni potrebbe essere un residuato bellico. Nel semicerchio interessato e avente un raggio di cinquanta metri, con il centro occupato dall’oggetto, sono vietati l’ancoraggio, la balneazione, la pesca, il transito, la navigazione e le immersioni subacquee e qualsiasi altra attività connessa agli usi pubblici del mare per fini di natura ludico-diportistica e professionale. Non è la prima volta che il mare di Santa Caterina restituisce residuati bellici, appartenuti soprattutto alla Seconda guerra mondiale quando si fece largo uso di aerei e navi che sorvolavano la zona per il forte interesse sul Golfo di Taranto.
Fonte: https://www.portadimare.it/news/cronaca/22110-presunta-bomba-sul-fondale-probabilmente-risale-all-estate-del-43
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Autorità Portuali
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