Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

News

Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Prencipe: “Ogni anno eseguiti migliaia di interventi”

Categories: Bonifica perché

Esercito ItalianoMarina Militare

Prencipe: “Ogni anno eseguiti migliaia di interventi”. Quello di oggi passerà alla storia come il bomba day. L’attività di evacuazione dovrà terminare entro le 9 e durerà fino a completamento delle attività degli artificieri. Il Corriere di Viterbo ha intervistato il capitano Luigi Prencipe, responsabile degli artificieri dell’Esercito che effettueranno l’intervento.

Normalmente quante bonifiche vengono eseguite ogni anno?

“Gli artificieri dell’Esercito sono quotidianamente impegnati su tutto il territorio nazionale per la bonifica degli ordigni esplosivi. Per dare un’idea dell’impegno dell’Esercito, nel corso del 2023 i nuclei di artificieri dei reggimenti genio hanno condotto 2.356 interventi, neutralizzando 12.666 residuati bellici di cui 21 bombe d’aereo risalenti ai conflitti mondiali. In casi come quello odierno, di pubblica utilità, l’Esercito opera in stretta sinergia con le altre istituzioni per la riuscita degli interventi. Per la riuscita delle operazioni di bonifica, oltre al coraggio, alla professionalità e alla consapevolezza dei potenziali rischi da parte degli artificieri, è fondamentale l’addestramento e il continuo aggiornamento nonché l’impiego di materiali altamente tecnologici”.

Quali sono le zone ove sono maggiormente collocati questi residuati?

“Le aree dove sono avvenuti combattimenti nel corso dei due conflitti mondiali o dove erano collocate strutture strategiche come comandi, linee difensive, aeroporti, ferrovie o industrie”.

La bomba di Viterbo, una volta rimossa, verrà fatta esplodere? Al poligono di Monte Romano?

“Neutralizzate le spolette, il residuato bellico sarà trasportato presso l’80° reggimento Roma, dove sarà reso inoffensivo con la tecnica della lisciviatura, che prevede lo svuotamento dell’ordigno tramite getti d’acqua ad alta temperatura, in grado di sciogliere l’esplosivo e convogliarlo in un sistema di filtraggio, in modo da separare il composto, per la successiva distruzione dell’esplosivo”.

Fonte: https://www.corrierediviterbo.it/cronaca/prencipe-ogni-anno-eseguiti-migliaia-di-interventi/

EDUCAZIONE AL RISCHIO

E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.

È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia

Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo

CondividiShare on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterShare on LinkedIn