Esercito Italiano–Marina Militare
Comando Forze Operative Nord di Padova–Comando Forze Operative Sud di Napoli–Comando Truppe Alpine
Ravenna–Forlì-Cesena–Ferrara–Reggio Emilia–Parma–Piacenza–Modena–Rimini
Si è concluso con successo il disinnesco dell’ordigno bellico rinvenuto a Rastignano, nel comune di Pianoro. La bomba d’aereo, pesante circa 52 kg e con una carica esplosiva di tritolo di circa 25, era stata scoperta dagli operai di un cantiere che sta eseguendo dei lavori di messa in sicurezza di alcune aree danneggiate dall’alluvione dello scorso maggio. La bomba era in pessime condizioni ma ancora attiva.
L’evacuazione dei residenti
L’intervento, eseguito intorno alle nove e mezza dai genieri dell’esercito, (Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore)aveva richiesto l’evacuazione di chi abitava nell’area di 258 metri intorno alla bomba. 465 persone hanno dovuto lasciare temporaneamente le proprie case (all’inizio l’evacuazione era stata stimata per 2900 residenti) e sono state ospitate nella struttura di accoglienza predisposa dall’esercito. È stata anche chiusa la linea ferroviaria direttissima Bologna-Firenze.
Il disinnesco
Le operazioni, dirette e coordinate dalla Prefettura di Bologna e dal Comando Forze Operative Nord di Padova, si sono svolte in tre fasi: prima è stata costruita, intorno al punto in cui è stata rinvenuta la bomba, una struttura temporanea di protezione per mitigare i danni in caso di esplosione accidentale. Poi, per neutralizzare l’ordigno, sono stati rimossi i sistemi di innesco e infine la bomba è stata fatta brillare in un’area sicura.
Foto-Fonte: https://www.bolognatoday.it/cronaca/bomba-rastignano-video.html
EDUCAZIONE AL RISCHIO
E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo