Marina Militare–Esercito Italiano
Firenze–Arezzo–Pistoia–Grosseto–Siena–Lucca–Pisa–Prato
Una mina. O, comunque, un presunto ordigno bellico Forse, rimasto agganciato nella rete di qualche peschereccio e rilasciato nello specchio acqueo prospicente alle secche della Meloria. È lì che lo scorso venerdì 1 settembre, semisommerso ma in parte visibile, è stao visto galleggiare ancorato al fondale. E da allora è partita la segnalazione alla capitaneria che, dopo aver inviato sul posto il gommone della guardia costiera, assistito dai sommozzatori della sezione navale dei vigili del fuoco, ha disposto un’ordinanza con effetto immediato di divieto di navigazione, sosta, balneazione e pesca nel raggio di 500 metri dal punto indicato (Lat. 43°36′,075N; Long 10°11′,380E). L’ordinanza, si legge nella stessa, rimarrrà in vigore “sino a nuovo ordine”, ovvero fino a quando il presunto ordigno non sarà rimosso, “a tutela della pubblica incolumità nonché ai fini della salvaguardia della vita umana in mare”.
Foto: Archivio
Fonte: https://www.livornotoday.it/cronaca/bomba-meloria-mappa-mare-livorno.html
EDUCAZIONE AL RISCHIO
E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Autorità Portuali
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo