Marina Militare–Esercito Italiano
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La presenza di un presunto ordigno bellico (probabilmente risalente alla II Guerra Mondiale) sarebbe stato rilevata dalla locale Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo nello specchio acqueo antistante la spiaggia di Tonnarella, ed in particolare a circa 50 metri dalla battigia (vedi foto di copertina), nel tratto di mare prospicente la via Isola d’Elba arteria del lungomare Fatamorgana. Ecco quanto si legge nella relativa ordinanza, la n. 31/2024 firmata nelle scorse ore dal comandante della Capitanerai di Porto Raffaele Giardina: “Il Capitano di Fregata (CP) sottoscritto, Capo del Circondario Marittimo di Mazara del Vallo, VISTA la segnalazione pervenuta a questo Comando circa la presenza di n° 1 (UNO) presunto ordigno bellico in località Tonnarella (Comune di Mazara del Vallo), in mare a circa 50 mt dalla battigia in posizione: Lat.: 37°39.7860’N e Long.: 012°33.3540’E;
CONSIDERATO che in tale località, in passato, sono stati già individuati diversi ordigni bellici e, pertanto, verificata l’attendibilità della segnalazione; la necessità di prevenire il verificarsi di possibili danni e di salvaguardare l’incolumità delle persone, delle cose e la sicurezza della balneazione in attesa dell’intervento di rimozione/distruzione dei presunti ordigni bellici in parola da parte del Nucleo artificieri specializzato in operazioni di bonifica, inviato dalla Prefettura di Trapani; VISTI gli artt. 17, 30 e 81 del C. N. e l’art. 59 del relativo Regolamento di Esecuzione.
R E N D E N O T O che in località Tonnarella del Comune di Mazara del Vallo, in mare a circa 50 mt dalla battigia e precisamente in posizione: Lat.: 37°39.7860’N e Long. 012°33.3540’E, è stata segnalata la presenza di n° 1 (uno) presunto ordigno bellico.
O R D I N A:
Art. 1 Con decorrenza immediata e fino alla rimozione del predetto presunto ordigno, al fine di prevenire potenziali pericoli e garantire la pubblica incolumità, nella zona in questione è vietato l’accesso da parte di personale diverso da quello appartenente alle Forze di Polizia. Sono, altresì, vietati la sosta, il transito, l’ancoraggio, la pesca (anche subacquea) e l’esercizio di qualsiasi altro tipo di attività, in particolare la balneazione, per un raggio di 50 metri dal punto sopra meglio specificato. E’ fatto obbligo al Comune di Mazara del Vallo di provvedere all’installazione ed al mantenimento di cartelli monitori ed idonee misure interdittive fisiche atte ad impedire l’accesso all’area demaniale marittima in questione, al fine di garantire la sicurezza e tutela della pubblica incolumità sino ad avvenuta rimozione/distruzione del citato presunto ordigno. Art. 2 Per quanto non espressamente previsto dalla presente Ordinanza, si fa rimando alle norme del Codice della Navigazione e/o altre norme pertinenti, comunque applicabili. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservare e fare osservare la presente Ordinanza. I contravventori alla presente Ordinanza, che entra in vigore con decorrenza immediata, saranno perseguiti a termine di legge e ritenuti responsabili civilmente e penalmente dei danni arrecati alle persone, animali o cose derivanti dal loro illecito operato, manlevando l’Autorità Marittima da ogni responsabilità”.
Foto: Archivio
Fonte: https://www.primapaginamazara.it/mazara-presunto-ordigno-bellico-in-mare-davanti-la-spiaggia-di-tonnarella
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Autorità Portuali
EDUCAZIONE AL RISCHIO
Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo