Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Le vittime civili della seconda guerra mondiale avranno presto nomi e cognomi

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Trapani

di Mirko Ditta

Conferenza questa mattina presso l’aula “Fulvio Sodano” di Palazzo D’Alì sulla consegna degli elenchi ufficiali delle vittime civili trapanesi durante i bombardamenti del secondo conflitto mondiale. Le ricerche sono state portate avanti dalla sezione provinciale dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, presenti con il Presidente Giovanni Barbiera e il promotore di pace e cerimoniere della stessa, il maestro Claudio Maltese. Ad aprire l’incontro ci ha pensato il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida: «Ringrazio Giovanni e Claudio per il lavoro svolto, prezioso in questi mesi, un po’ in sordina. Sono andati a cercare e scavare le persone trapanesi che perirono durante ai bombardamenti perché a loro bisogna dare un nome e un cognome. Perché quelli che sono morti non possono e non devono essere considerati dei numeri; erano persone. Noi adesso fare una verifica amministrativa per redigere una certificazione anche perché abbiamo in animo di far incidere tutti i nomi e cognomi delle vittime». «Ringrazio il sindaco», esordisce Barbiera, orfano di guerra. «E’ un sogno poter dare i nomi alle nostre vittime. Portiamo avanti le ricerche da circa dieci anni, mai così portate avanti in maniera minuziosa grazie al supporto dell’amico Claudio Maltese. Dobbiamo ancora ratificare i nomi, che per il momento sono solo ancora numeri. Speriamo di portare a compimento il tutto entro il prossimo 6 Aprile, data in cui il centro storico cittadino venne raso al suolo». Sono state tre le ricerche portate avanti da Claudio Maltese, a partire dai registri cimiteriali di Trapani, dove ci sono degli elenchi redatti negli anni passati. «Il risultato di questa prima ricerca mi ha indicato che il totale, secondo gli elenchi ufficiali conservati negli archivi cimiteriali di Trapani, delle vittime civili trapanesi dal 1940 al 1943 sono 292, così divisi: 58 bambini tra i 0 e 10 anni; 26 ragazzini dagli 11 ai 17 anni; 137 uomini adulti; 70 donne adulti; 1 cadavere carbonizzato, non identificato, trovato in via Biscottai. Naturalmente la maggior parte delle vittime sono quelle del 6 Aprile 1943 – risultano 147 morti-. A queste vittime, si aggiungo altre circa 68 persone che sono rimaste gravemente ferite con ordigni bellici inesplosi o altri materiale riconducibile alla guerra». «La mia ricerca – prosegue Maltese nella sua analisi – passa nei registri di morte dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Trapani. Partendo dai nomi trovati al cimitero, inizio a leggere uno ad uno tutti i defunti iniziando dal registro 1940 fino al 1945. Ogni persona è stata da me visionata nelle date, nelle persone che hanno denunciato la morte, negli orari e nei luoghi, per cercare di capire tramite alcuni indizi certi se sono vittime della guerra. Certamente, di questo ne sono sicuro, alcuni nomi mi sono sfuggiti, ma quelli che ho trovato e scritti nell’elenco sono certo che siano vittime civili dei bombardamenti e comunque della guerra in generale. A questi si aggiungono i morti “sconosciuti” di persone che erano carbonizzati o scheletrici o comunque irriconoscibili e che per tutti noi resteranno, appunto, “sconosciuti”». L’indagine è proseguita con un giro per il cimitero di Trapani dove, una volta rintracciate le vittime del 1943, Maltese trova le storie trascritte sulle proprie lapidi con frasi come «Periva per incursione aerea nemica», «Moglie e madre di elette virtù e bontà, rimase vittima dell’incursione nemica», «Per offesa aerea nemica», «Fiore di bontà e virtù, colpita dell’incursione nemica dopo 28 ore di atroci sofferenze fu estratta vivente dalle macerie moriva dopo 3 giorni». E ancora: «Mamma! Ancora potè chiamare e poi cadde trafitto dall’ordigno esplosivo nemico» – aveva 13 anni -; «Quasi sfidando la barbàra insidia nemica che a soli 10 anni lo strappava agli affetti dei suoi cari». Su tutte: «Onesta dignità, bontà e volontà di perfezione, furono virtù di sua nobile vita, nel sacrificio e nel dolore temprò la sua anima, visse nella luce dei suoi santi ideali, morì nell’ombra con la sua tenera bimba, colpito da cieca offesa nemica». Ecco il risultato ad oggi, ottobre 2021.I nomi delle vittime civili trapanesi sono così divisi:• 29 nel primo bombardamento del 22 giugno 1940, di cui 8 risultano essere stati feriti e deceduti successivamente;• 2 morti nel 1941;• 7 morti nel 1942, di cui 2 sconosciuti (1 trovato in un rifugio, l’altro morto nell’ospedale C.R.I.); L’anno peggiore in assoluto è il 1943:• 16 morti nel bombardamento del 31 Gennaio 1943 (corpi ritrovati dalla C.R.I. nella notte dell’1 Febbraio 1943) che ha colpito la zona di via G.B. Fardella;• 7 morti tra febbraio e marzo 1943 (di cui 4 deceduti dalla caduta di un aereo nemico sopra ad abitazione in contrada Milo l’1 Marzo del 43 alle ore 14);• 19 nel bombardamento del 5 Aprile 1943, nella zona Mila alle ore 13;• 207 nel bombardamento del 6 Aprile 1943, l’orario segnato nei registri è le ore 15,15, di questi: 7 feriti gravi e deceduti nei giorni successivi. 3 corpi (madre con 2 figli di 5 mesi e 2 anni) ritrovati dopo 6 mesi sotto le macerie. 1 trapanese muore a Marsala.• 4 nel bombardamento dell’11 Aprile 1943 alle ore 14;• 5 nel bombardamento del 13 Aprile 1943 nella zona Milo;• 6 morti tra il 16 e il 24 Aprile 1943;• 35 nel bombardamento del 6 Maggio 1943, di questi: 6 feriti gravi e deceduti nei giorni successivi. 1 trapanese morto nel bombardamento a Marsala.• 1 deceduto il 9 Maggio 1943, dopo il ferimento dal mitragliamento del 14 aprile 1943;• 8 nel bombardamento del 10 Maggio 1943, nella zona di Kinisia;• 2 morti tra il 12 e 13 Maggio 1943;• 7 nel bombardamento del 18 Maggio 1943, nella zona di via G. Fardella;• 7 morti a Maggio del 1943;• 1 morto il 4 Giugno1943;• 1 nel bombardamento del 12 Giugno 1943, a Milo;• 7 nel bombardamento del 15 Giugno 1943, nella zona di Villa Rosina;• 2 morti a Giugno del 1943;• 4 nel bombardamento del 3 Luglio 1943 alle ore 22;• 3 nel bombardamento del 4 Luglio 1943, in contrada Soria;• 17 morti tra Luglio, Agosto, Settembre ed Ottobre 1943;• 9 morti a Novembre, di questi 7 marinai morti sul loro peschereccio vicino la Colombaia a causa dello scoppio di una mina marina;• 54 morti da Gennaio a Dicembre del 1944;• 10 morti nel 1945, di cui l’ultima vittima è del 16 Settembre 1945. Il totale delle Vittime Civili di guerra trapanesi, tra il 1940 e il 1945, risultano essere 472. Così divisi:• 354 adulti + 2 sconosciuti; 230 uomini (di cui 73 solo il 6 Aprile 1943), 124 donne (di cui 78 solo il 6 Aprile 1943), 2 sconosciuti;• 116 bambini e ragazzi da 0 a 17 anni: 6 neonati (1 di un mese, 2 da tre mesi, 2 da cinque mesi e 1 da otto mesi), 36 bambini da 1 a 5 anni, 43 ragazzini dai 6 ai 12 anni, 31 ragazzi dai 13 ai 17 anni. Il prossimo 1 Novembre, come ogni anno, sarà posta una corona di fiori dinnanzi la statua della Madonna Addolorata con il Cristo morto e verrà osservato un momento solenne di preghiera. L’indomani, come anticipato dal sindaco Tranchida, verrà celebrata una Santa Messa presso la chiesa di San Pietro.

Foto-Fonte: https://www.primapaginatrapani.it/le-vittime-civili-della-seconda-guerra-mondiale-avranno-presto-nomi-e-cognomi

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