Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Lavori in ritardo al Parco Ugo Pisa? Colpa del rinvenimento di un residuato bellico

Categories: Bonifica perché,Editoriali

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In questi ultimi giorni, durante lavori di scavi effettuati presso il Parco Ugo Pisa (ex colonia, realizzata tra il 1913 e il 1914) è stato trovato un ordigno bellico risalente alla seconda guerra mondiale. Il Cantiere in oggetto avrebbe dei costi di circa 16 milioni di euro. Parte di questo denaro è stato ricevuto dai fondi del Pnrr. Purtroppo il cantiere è in grave ritardo rispetto alle tabelle di marcia previste e indicate. Associazioni e residenti chiedono alle autorità comunali le ragioni dei continui rallentamenti dei lavori. Non solo, il rinvenimento del residuato porterà ulteriori decelerazioni allo stato d’avanzamento del crono-programma inizialmente previsto. Perciò che accade? Giornali, amministrazione e amici iniziano a spiegare che la colpa dei ritardi è dovuta al residuato bellico: “Massa, ordigno bellico rinvenuto nel cantiere del Parco Ugo Pisa. «A rischio il cronoprogramma?”. Questo uno dei numerosi titoli riportati dai cronisti web. Leggo il titolo, i vari articoli dedicati all’argomento, sembra di leggere delle surreali parodie. Penso sia folle accusare un residuato d’aver stravolto l’andamento dei lavori. Un cantiere i cui costi oscillano intorno ai 16 milioni di euro, non avrebbe subito problemi a richiedere una bonifica preventiva (Torrente Argentina docet). Aggiungo: ma in una zona tanto a rischio perché non è stata eseguita la bonifica sistematica? Che stupido a porre tale domanda, la risposta è ovvia: Erano convinti che nell’ex colonia non ci fosse nulla.

Giovanni Lafirenze

EDUCAZIONE AL RISCHIO

Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.

È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia

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Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo

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