Comando Forze Operative Nord di Padova–Comando Forze Operative Sud di Napoli–Comando Truppe Alpine
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Si è presentato da mamma e papà stringendo un oggetto arrugginito tra le mani. E ai genitori è bastato un attimo per capire cosa fosse lo strano aggeggio metallico che il piccolo aveva trovato poco prima sul bagnasciuga: era una bomba. Non è esplosa, e meno male, ma è scattata immediatamente la chiamata ai carabinieri e per pochi istanti tra i bagnanti sul lago di Garda si è diffuso il panico. Tutto vero: un ordigno bellico, probabilmente risalente alla seconda guerra mondiale, è stato trovato in spiaggia, per di più da un bambino. È successo giovedì, nel tardo pomeriggio, nella zona di via Tavine a Salò, in provincia di Brescia. I bagnanti sono stati fatti allontanare, la porzione di spiaggia dov’è stato ritrovato l’ordigno recintata, interdetta al pubblico e sorvegliata per parecchie ore, dato che durante la serata i fuochi d’artificio hanno illuminato il golfo. Sul posto, oltre ai Carabinieri e alla polizia locale, sono intervenuti anche gli artificieri del 10° Reggimento Genio Guastatori di Cremona (Comando Truppe Alpine Bolzano). Al termine delle dovute verifiche è emerso, come detto, che l’ordigno risaliva a oltre 70 anni fa: si tratterebbe di una bomba a mano. In ogni caso si è proceduto alla sua rimozione, con tutte le misure di sicurezza del caso. Anche stavolta tutto è bene quel che finisce bene. Non è infatti la prima volta che un residuato bellico riemerge dalle acque del lago di Garda: tantissime bombe sono finite nel bacino lacustre durante i due conflitti del Novecento e non tutte sono state recuperate, nonostante le molte operazioni di bonifica.
Foto-Fonte: https://www.today.it/citta/bambino-bomba-spiaggia.html
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
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