Esercito Italiano–Marina Militare
Comando Forze Operative Nord di Padova–Comando Forze Operative Sud di Napoli–Comando Truppe Alpine
Bologna–Forlì-Cesena–Ravenna–Parma–Piacenza–Modena–Ferrara–Rimini
Spaventa solo la vista di due grosse bombe aeree, emerse da uno scavo nel giardino di casa: è successo ieri mattina verso le 10,30 nella zona di San Romano, a Baiso, nel terreno di proprietà di una signora 34enne, ivi residente, durante lavori di scavo per la sistemazione di condutture idrauliche. Non è la prima volta che in montagna vengono scoperti reperti bellici, prontamente circoscritti dai carabinieri e neutralizzati dagli artificieri, ma due bombe di quella portata a distanza di 80 anni dall’ultima guerra, sorprendono e mettono paura, anche perché durante i lavori di scavo sarebbero potuti esplodere. Le due bombe sono risalenti alla seconda guerra mondiale. Bloccati i lavori, la 34enne ha subito avvertito i carabinieri della stazione di Baiso, che hanno preso atto della situazione di pericolo per la presenza della due “bombe aeronautiche”. I carabinieri hanno quindi circoscritto e messo in sicurezza l’intera area in modo da evitare pericolosi avvicinamenti di persone o mezzi, in attesa dell’intervento degli artificieri, (2° Reggimento Genio Pontieri–Comando Forze Operative Nord di Padova) con conseguente rimozione dei due grossi ordigni bellici emersi dal terreno durante lo scavo della condotta idrica. Il ritrovamento di ordigni bellici in montagna a 80 anni dalla fine dell’ultimo conflitto, non costituisce una novità, perché ogni anno nel territorio dell’Appennino, dove si sono svolte dure battaglie tra partigiani e l’esercito nazifascista, emergono reperti che richiamano la memoria soprattutto al 1944-45, dove infuriava ovunque la guerra di Liberazione. Frequenti i rinvenimenti di bombe a mano inesplose e proiettili di mortaio, ma mai bombe aeree in quanto in montagna l’unico bombardamento avvenuto è stato quello dell’ospedale di Castelnovo Monti.
Foto-Fonte: https://www.ilrestodelcarlino.it/reggio-emilia/cronaca/fa-lavori-in-giardino-spuntano-due-bombe-f63edbe5
EDUCAZIONE AL RISCHIO
E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo