Si terrà il giorno 8 luglio 2021, dalle ore 21:00 l’evento “Disinneschiamo la guerra e incendiamo la pace”, promosso da Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG) e realizzato attraverso l’installazione di un punto informativo presso il quartiere di Villa Fastiggi di Pesaro, (chiesa parrocchiale san Pietro in Calibano) nell’ambito dell’iniziativa “Quartiere/Municipio capoluogo della cultura nella città di Pesaro”. L’evento online è output per la Regione Marche del progetto di più ampio respiro nazionale denominato De-activate, realizzato dall’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra in collaborazione con Esercito italiano, presso le scuole italiane secondarie di primo e secondo grado nel corso di questo anno scolastico 2020-2021. Grazie al protocollo di Intesa sottoscritto tra Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra ed Stato Maggiore della Difesa, si sono svolti presso gli Istituti della Regione Marche laboratori didattici online allo scopo di sensibilizzare le giovani generazioni sui rischi riguardanti gli ordigni bellici inesplosi risalenti ai conflitti mondiali ed ancora disseminati sul nostro territorio, su come reagire in caso di ritrovamento, incidente o evacuazione. Personale dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, insieme agli specialisti artificieri dell’Esercito Italiano (Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore-Bologna, competente per la Regione Marche) hanno svolto una serie di videoconferenze nell’ambito delle quali, hanno incontrato gli studenti e loro docenti per sensibilizzarli al problema costituito dagli ordigni bellici inesplosi e loro effetti. Il progetto “De-activate” nasce infatti dall’iniziativa dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, con il sostegno del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in protocollo di Intesa col MIUR, per offrire alle istituzioni scolastiche un modo per richiamare l’attenzione sul pericolo ancora attuale dei residuati bellici inesplosi, potenzialmente ancora attivi, alla luce dei 60.000 ordigni bellici inesplosi che, secondo dati ufficiali del Ministero della Difesa, vengono rinvenuti ogni anno sul territorio nazionale, provocando l’evacuazione di decine di migliaia di persone – purtroppo – talvolta ancora ferimenti e decessi. Da molti anni l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG) denuncia non solo la pericolosità ma anche il potenziale danno al normale svolgimento della vita quotidiana costituito dagli ordigni bellici inesplosi. Ricordiamo l’evacuazione di migliaia di cittadini della città di Fano a marzo 2018, oltre a giornalieri ritrovamenti sul nostro territorio. Il progetto è parte della più ampia attività dell’Associazione, composta da vittime civili di questi ordigni colpite anche a distanza di molti anni dalla fine delle ostilità, per trasformare gli episodi di ritrovamento da fatti di “colore” delle cronache locali, in episodi di rilevanza nazionale ai fini della messa in sicurezza del territorio e salvaguardia della vita. Lo stesso Presidente Nazionale di questa Associazione, Cav. di Gran Croce Avv. Giuseppe Castronovo è divenuto cieco totale a causa di un ordigno bellico inesploso, mentre il nostro Socio più giovane, Nicolas Marzolino si è ferito gravemente nel 2013 all’età di 15 anni, sempre a causa di un residuato bellico della Seconda Guerra Mondiale. L’iniziativa, offrirà anche l’occasione per aprire una panoramica sui drammatici conflitti ancora oggi presenti nel mondo e sui danni che l’utilizzo delle armi esplosive provocano alle popolazioni e grazie anche alle testimonianze dirette di vittime civili di guerra presenti all’evento e sarà tesa a trasferire un messaggio di sensibilizzazione alla non violenza e di educazione all’empatia e diffondere il valore universale della pace. L’iniziativa, ha ottenuto il Patrocinio della Regione Marche, del Comune di Pesaro e della Odv Auser-Villa Fastiggi.
Foto-Fonte: https://www.radioincontro.com/disinneschiamo-la-guerra-e-incendiamo-la-pace.html
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo.