di Sigfrido Cescut
BUDOIA. Durante un’escavazione per recuperare un po’ di terra, in un terreno a un centinaio di metri dal torrente Artugna è stato rinvenuto un ordigno inesploso. Terra e ordigno sono ora custoditi in un appezzamento pubblico, in via Cialata, nella sede dei magazzini comunali. I carabinieri della stazione di Polcenigo, coadiuvati dalla polizia municipale di Budoia, hanno provveduto a delimitare l’area con il nastro bianco e rosso, esponendo i cartelli di pericolo e di divieto di avvicinamento. Si tratta di un proiettile di grosso calibro, forse appartenuto ai tedeschi che, durante l’ultima guerra, erano soliti far partire i rastrellamenti contro le basi partigiane di Piancavallo, proprio da Budoia. L’ordigno è custodito sotto l’involucro in plastica di una compostiera. «Probabilmente gli artificieri – sostiene il sindaco Roberto De Marchi – interverranno oggi per valutare la situazione, decidendo tempi e metodi per rimuovere il residuato bellico già in giornata». Al momento si possono fare solo ipotesi, sulla rimozione dell’ordigno e sul luogo dove verrà fatto brillare. Nel gennaio scorso, una bomba a mano tipo ananas – ben più piccola dell’attuale proiettile – era stata rinvenuta dagli appassionati subacquei del Centro pordenonese sommozzatori di fronte al santuario della Santissima, lungo la riva che porta alle sorgenti del Livenza. Per rimuovere la bomba a mano erano intervenuti, il 31 gennaio, gli artificieri del Genio che, subito dopo, l’avevano fatta brillare su un terreno della zona industriale di Polcenigo, a ridosso di una cava. Gli amministratori si augurano che, al più presto, anche il nuovo ordigno venga fatto brillare.
Foto-Fonte: http://messaggeroveneto.gelocal.it/pordenone/cronaca/2016/08/23/news/bomba-inesplosa-riaffiora-dal-greto-dell-artugna-1.13997170
