Esercito Italiano–Marina Militare
Comando Forze Operative Nord di Padova–Comando Forze Operative Sud di Napoli–Comando Truppe Alpine
Piacenza–Rimini–Bologna–Modena–Forlì-Cesena–Ravenna–Parma–Reggio Emilia
Tutti fuori da case, attività e negozi il 3 luglio dalla mattina e fino a fine operazioni. Un ordigno è stato trovato nella golena del fiume e i militari dell’ottavo reggimento guastatori paracadutisti Folgore, arriveranno a Ro in via Dazio 46. A quanto pare si tratta di una granata d’artiglieria tedesca cal. 75 mm rimasta inesplosa ed è quindi necessario farla brillare. La bomba non verrà trasportata altrove, ma considerata la zona di campagna gli artificieri opereranno direttamente sul posto.
La scoperta
È stato un contadino della zona che nei giorni scorsi ha visto l’ordigno, molto probabilmente rimasto a lungo sott’acqua. L’uomo ha avvertito i carabinieri di Riva del Po che a loro volta, come da prassi, dopo un controllo hanno dato notizia al Prefetto di Ferrara e tutta la macchina si è messa in moto. Le foto sono state inviate al nucleo specializzato di Padova. L’8º Reggimento genio guastatori paracadutisti Folgore (Comando Forze Operative Nord di Padova) è l’unico reparto di guastatori paracadutisti dell’Esercito Italiano. Ordinato su di un comando di reggimento, compagnia di supporto logistico e battaglione genio guastatori, interviene quando richiesto in attività a supporto della popolazione. Ed è appunto il caso di Ro. Si tratta in linea di massima di operazioni più o meno di routine anche se, come si può ben immaginare, quando si ha a che fare con ordigni bellici inesplosi l’attenzione deve restare massima ed è necessario mettere in sicurezza la zona. Ecco perché la sindaca Daniela Simoni ha emesso ordinanza prevedendo la sospensione di tutte le attività eventualmente ricomprese all’interno dell’area di sicurezza e l’evacuazione di persone, animali e cose il 3 luglio e fino alla fine dell’intervento. È stata inoltre prevista l’interdizione alla circolazione di persone, animale e cose nell’area compresa in un raggio di 150 metri dal punto del ritrovamento e quindi da via Dazio n. 46. Nelle forze armate della Germania nazista era molto comune il cannone da 75 mm 7,5 cm, che ha combattuto dal primo fino agli ultimi giorni della guerra. Questo sistema di artiglieria leggera, creato nel 1927 dalla Rheinmetall-Borsig AG e progettato per il supporto diretto dell’artiglieria alla fanteria, era considerato uno dei migliori della sua categoria. Ancora oggi nelle nostre campagne è facile trovare ordigni inesplosi.
Foto-Fonte: https://www.lanuovaferrara.it/ferrara/cronaca/2024/06/28/news/l-hotel-di-pontelagoscuro-venduto-all-asta-1.100546315
EDUCAZIONE AL RISCHIO
Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo