Esercito Italiano–Marina Militare
Comando Forze Operative Nord di Padova–Comando Forze Operative Sud di Napoli–Comando Truppe Alpine
Bologna–Modena–Forlì-Cesena–Piacenza–Ravenna–Parma–Reggio Emilia–Ferrara
La guerra affiora dal terreno. E lo fa prepotentemente, in viale Regina Margherita a Rimini, dove nel parco al 159/161 durante i lavori di rifacimento della rete fognaria sono stati ritrovati numerosi reperti di guerra. L’inventario recita: 200 proiettili di artiglieria, 370 cartucce da 7,62 mm USA, 18 bossoli per granata d’artiglieria da 37 mm USA, 5 granate d’artiglieria da 37 mm HE (alto esplosivo) SAP USA, 12 granate d’artiglieria da 37 mm APC-T (azione perforante) USA, 1 bomba da mortaio da 3 pollici HE (alto esplosivo) UK. Gli ordigni attivi sono stati neutralizzati e successivamente trasportati e distrutti presso la cava di San Leo, mediante tecniche in alto ordine (brillamento). La parte restante (cartucciame e bossolame) è stato prelevato per il successivo versamento presso gli organi competenti di Forza Armata. L’intervento è stato effettuato da un nucleo CMD (Conventional Munition Disposal – Bonifica di munizionamento Convenzionale) del Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore (BO) dell’Esercito Italiano in concorso alla prefettura di Rimini, disposto dal Comando Forze Operative Nord di Padova deputato alla gestione dei concorsi militari in tempo di pace nell’area centro-settentrionale della penisola.
Foto-Fonte: https://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/arsenale-inesploso-parco-rimini-d2chrh8v
EDUCAZIONE AL RISCHIO
Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo