Comando Forze Operative Nord di Padova–Comando Forze Operative Sud di Napoli–Comando Truppe Alpine
Vicenza–Verona–Belluno–Venezia–Treviso–Padova
Un ordigno bellico, forse un proiettile da mortaio o da contraerea, è emerso in un campo di Ramodipalo sotto lo sguardo stupefatto di un agricoltore. Il ritrovamento potenzialmente pericoloso è stato fatto nei giorni scorsi, durante la fresatura in un terreno agricolo nella frazione, quando un operatore si è imbattuto nel residuato bellico apparentemente inesploso.
IL RITROVAMENTO
Le dimensioni contenute, circa 38 centimetri di lunghezza per sette centimetri di larghezza, fanno pensare a un proiettile da mortaio o a uno sparato da una contraerea, non certamente a una bomba sganciata da un aereo o a un colpo di carrarmato. Il proprietario del terreno ha segnalato il fatto alle autorità competenti, che hanno avviato le procedure del caso. L’ordigno è stato rinvenuto al centro del campo, a un centinaio di metri di distanza dalla strada in un’area che non è di pubblico passaggio. I carabinieri, intervenuti sul posto, hanno messo in atto misure cautelative per la zona e hanno intensificato i controlli del territorio così come il comando di polizia locale. Proprio alla polizia locale compete l’avvio della procedura in caso di simili ritrovamenti, e il comando lendinarese ha intrapreso l’iter con le autorità militari che faranno intervenire artificieri dell’esercito per gestire la bomba in sicurezza.
INTERVENTO DI BONIFICA
Data la natura dell’ordigno e la collocazione in mezzo ai campi, distante da insediamenti e abitazioni, è probabile che per l’intervento di bonifica a opera di reparti specializzati (8° Reggimento Guastatori Paracadutisti “Folgore” di Legango–Comando Forze Operative Nord di Padova) non sia disposta alcuna misura di evacuazione per la popolazione della zona. Non è il primo residuato della seconda guerra mondiale a comparire nelle campagne di Ramodipalo: tutta l’area della frazione, in particolare quella che comprende il cimitero e i dintorni, confinante col comune di Canda, nel corso degli anni è stata teatro di ritrovamenti di ordigni di analogo genere e dimensioni.
I PRECEDENTI
Durante i lavori di ampliamento del camposanto della frazione eseguiti nel 2006, ad esempio, era stato individuato qualche residuato bellico di dimensioni simili. Se a Lendinara non accadeva da anni di dover condurre verifiche e chiedere l’intervento degli artificieri, nella confinante Lusia si ricordano un paio di episodi di cinque anni fa. Nel 2017 la grande secca dell’Adige in primavera ha fatto emergere alcune spiagge svelando la presenza su una di esse di un ordigno della seconda guerra mondiale. Nello stesso anno, a giugno, durante i lavori per la realizzazione di un diaframma plastico nell’argine del fiume sono stati ritrovati tre grandi frammenti, fortunatamente innocui, di una delle tante bombe sganciate dai bombardieri inglesi nel giorno più drammatico della storia di Lusia, il 20 aprile 1945.
Foto-Fonte: https://www.ilgazzettino.it/nordest/rovigo/ordigno_bellico_bomba_trovato_campo_agricoltore_aratura-6569501.html
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
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Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo.