Esercito Italiano–Marina Militare
Comando Forze Operative Nord di Padova–Comando Forze Operative Sud di Napoli–Comando Truppe Alpine
Padova–Venezia–Vicenza–Treviso–Belluno–Verona
Uno, un proiettile da mortaio, rinvenuto a Sarzano e uno, una bomba a mano della Seconda guerra mondiale, trovata ancora a Rosolina Mare, la quarta spuntata fuori nella località balneare nel giro di poco più di un mese, la terza sulla spiaggia. Spuntata dalla sabbia con modalità del tutto simili all’ultima, che era stata ritrovata il 31 luglio, da un bambino che giocava con la mamma sul bagnasciuga allo stabilimento Serenella Bellarosa, poi fatta brillare dai militari del Genio Guastatori di Legnago (Comando Forze Operative Nord di Padova). Anche in questo caso, martedì, è stato sempre un bambino, sempre sul bagnasciuga, ma al Bagno Tamerici, ad imbattersi nello “strano oggetto”, che a lui è sembrato un qualcosa di curioso con cui giocherellare. A un certo punto, racconta il gestore del Bagno Tamerici Leonardo Ferro “l’ha mostrata al papà che ha capito subito di cosa si trattasse e ha chiamato il bagnino. Era una bomba a mano molto vecchia e malridotta, senza spoletta ed è stata spostata sotto la torretta in attesa dei carabinieri. E’ rimasta lì, coperta e protetta fino a quando non sono intervenuti gli artificieri”. L’intervento è stato effettuato ieri di prima mattina, ma come spiega ancora Ferro, “l’hanno portata via e non l’hanno fatta brillare qui, perché non era così pericolosa e tutto si è risolto così nel migliore dei modi”. Gli artificieri hanno fatto esplodere l’ordigno poco distante, verso la foce dell’Adige, in una zona sicura. Ferro, che lunedì ha dovuto fare i conti con il nubifragio, lavorando senza soste per riuscire a riaprire già all’indomani, centrando l’obiettivo con la spiaggia perfetta grazie al classico “olio di gomito”, nota come “quello che stupisce è che sia già la terza bomba trovata quest’anno. E questo dà da pensare, anche perché qui non vengono effettuati ripascimenti”. Forse, il “diluvio” di lunedì può aver fatto riaffiorare qualcosa che era sempre stato lì. O forse averlo portato il mare. Il ritrovamento di Sarzano, invece, risale a qualche giorno fa. Una sinora aveva infatti notato emergere dalla terra quello che poi si è rivelato essere un piccolo pezzo di artiglieria, molto corroso. Inizialmente non aveva dato molto peso al ritrovamento, mettendolo da una parte. Ieri, però, osservandolo meglio, ha capito che poteva essere qualcosa di pericoloso e ha dato l’allarme. Sul posto è intervenuta la Polizia di Stato, che si è occupata di transennare e mettere in sicurezza l’area, peraltro già isolata, in attesa dell’intervento degli artificieri che forse già oggi si occuperanno anche di rimuovere in sicurezza e far brillare questo ordigno bellico.
Foto-Fonte: https://www.polesine24.it/cronaca/2024/08/21/news/bimbo-trova-una-bomba-in-spiaggia-e-ci-gioca-279677/
EDUCAZIONE AL RISCHIO
Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Autorità Portuali e di Polizia
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo