Esercito Italiano–Marina Militare
Comando Forze Operative Nord di Padova–Comando Forze Operative Sud di Napoli–Comando Truppe Alpine
Storia e clima si intrecciano sull’Adamello e sul Presena. Ormai da tempo, infatti, a causa del costante arretramento dei ghiacciai riemergono i «tesori» custoditi dalla montagna. Si tratta dei reperti bellici, ma anche corpi di soldati e semplice materiale, riconducibile alla Prima Guerra Mondiale. Anche l’anno che ci siamo appena lasciati alle spalle, ad esempio, è ricco di rinvenimenti. Come messo in evidenza dal report dell’Esercito, nel 2023 sono stati trovati cinque ordigni tra i ghiacciai che riguardano, anche, il territorio bresciano. Ad agosto 2023 a Ponte di Legno, quindi nel complesso del ghiaccio Presena, gli artificieri dell’Esercito (2° Reggimento Genio Guastatori della Brigata Alpina “Julia” Comando Truppe Alpine Bolzano) hanno recuperato tre granate d’artiglieria tra i 1.630 e i 2.132 metri d’altezza. Sempre ad agosto 2023, ma questa volta in territorio di Breno e dunque nel complesso dell’Adamello, è stata recuperata dagli artificieri una granata d’artiglieria a circa 2.132 metri d’altezza. Ancora ad agosto, ma in territorio di Monno, è stata recuperata una granata d’artiglieria a circa 2.300 metri d’altezza. Ad agosto 2023, come messo in evidenza dalla Commissione glaciologica Sat, sono stati trovati proiettili e dei rottami di legno (vecchie baracche usate dai soldati durante la Grande guerra) sul ghiacciaio del Lares nel Gruppo Adamello Presanella (Parco naturale Adamello Brenta). Trovate, in zona, anche vecchie scarpe in legno con i chiodi e le scatolette del cibo. Il ghiacciaio, come una sorta di museo, ha custodito per oltre un secolo materiale che potrebbe finire in qualche esposizione. A tutto ciò, sempre nel 2023, occorre aggiungere il rinvenimento di un cadavere, ancora ad agosto, sempre nel complesso dell’Adamello.I carabinieri della stazione di Carisolo e di Madonna di Campiglio-Carisolo, in collaborazione con la direzione della Sovrintendenza dei Beni Archeologici della Provincia di Trento, hanno individuato e recuperato i resti di un soldato presumibilmente appartenente all’esercito austro-ungarico caduto nella Prima Guerra Mondiale. Il corpo ormai decomposto, ma con la divisa e parte degli equipaggiamenti ancora quasi integri, sono stati ritrovati nella Vedretta di Lares a 2.935 metri. «Nei nostri rilievi di fine stagione – spiegano dalla Commissione glaciologica lombarda – quando la superficie del ghiacciaio coperta da neve è ridotta al minimo è frequente imbattersi in tracce antropiche che spesso in alcune zone montuose del Trentino sono riconducibili a reperti o rifiuti del periodo bellico. Il materiale che si ritrova è carico di brandelli di storia giornaliera fatti di lembi di stoffa, carta catramata, legno, bottoni, ossa di animali, proiettili di diverso calibro e origine conservati perfettamente nel ghiaccio come appena abbandonati o talvolta coperta da una patina ossidativa». Ma oltre i ghiacciai, nel corso del 2023 sono stati recuperati altri ordigni. Riprendendo il report dell’Esercito, nel 2023 sono state recuperate a febbraio una bomba a mano in territorio di Vezza d’Oglio; una granata d’artiglieria a gennaio a Sonico; una bomba a mano e due granate d’artiglieria a marzo a Berzo Inferiore, una granata d’artiglieria, a marzo, a Esine; ad aprile una granata d’artiglieria ad Angolo Terme; a gennaio a Brescia una bomba per lanciabombe Brixia; a febbraio una granata d’artiglieria a Brescia; a marzo a Villa Carcina una bomba a mano; a Cologne a maggio una bomba a mano; a settembre a Brescia cinque granate d’artiglieria; a ottobre, ancora a Brescia, una bomba d’areo inglese da 500 libbre allo scalo di via Vergnano; a Brescia, sempre ad ottobre, una granata d’artiglieria, una bomba da mortaio e una bomba d’aereo da quattro libbre da esercitazione americana; a ottobre a Paitone una granata d’artiglieria; a Brescia, allo scalo merci di via Vergnano, a dicembre trovate una bomba d’aereo americana da 500 libbre, sei granate d’artiglieria e quattro bombe d’aereo italiane da tre chilogrammi. Infine, a Collebeato, a dicembre, quattro ordigni di varie tipologie. Ma, tornando ai tesori dei ghiacciai, nell’anno appena iniziato potrebbero riemergere altri oggetti o materiale bellico riconducibile alla Grande guerra. Nel 2023 è stato trovato anche il filo spinato, una granata zeitzunder austriaca. La bomba era costruita in modo da frammentarsi in circa 150 schegge. Rinvenuti anche proiettili con lastrina per fucile austriaco. In quasi tutti i rinvenimenti emerge la scritta riconducibile al periodo della Prima guerra mondiale. Scoperte, dal punto di vista storico, affascinanti, ma da quello ambientale preoccupanti in quanto mostrano l’inesorabile arretramento dei ghiacciai.
FotoFonte: https://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/24_gennaio_14/sotto-i-ghiacciai-che-si-sciolgono-i-segreti-della-grande-guerra-ecco-dove-e-quali-sono-stati-i-ritrovamenti-25efed43-f544-44a4-b71c-6b57e11baxlk.shtml?refresh_ce
EDUCAZIONE AL RISCHIO
E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo