Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Vercelli ferita dalle bombe negli anni ’40

Categories: Bonifica perché

di Andrea Zanello

Parte oggi un viaggio tra le cicatrici lasciate dalla Seconda guerra mondiale su Vercelli. «Tracce di Guerra 1940-1945 Obiettivo Vercelli», manifestazione arrivata alla seconda edizione, grazie a La Rete e al Museo Leone propone un percorso che racconta i bombardamenti sulla città. Nella serie di appuntamenti ci sarà spazio per rifugi anti aerei, campi di prigionia cittadini, testimonianze dei sopravvissuti.  Proprio oggi al Leone si inaugura una mostra fotografica, con molte immagini inedite che ricostruiranno la storia dei bombardamenti su Vercelli, dei due campi di prigionia allestiti in città, delle vittime civili e dei due bombardieri precipitati fuori dall’abitato. Tra i pezzi in esposizione i frammenti delle bombe cadute sul capoluogo e un modello su grande scala di un bombardiere B17 Flying Frontess realizzato dagli studenti della sezione aeronautica dell’Itis. La mostra, fino al 29 maggio, sarà aperta dal martedì al venerdì dalle 15 alle 17,30, sabato e domenica dalle 10 allle 12 e dalle 15 alle 18. Domani invece «Tracce di Guerra» propone un incontro con i sopravvissuti ai bombardamenti, Angelo Baroni, ricercatore nel settore aeronautica militare di guerra, e Renato Silvestri, responsabile del dipartimento ordigni inesplosi dell’A.N.V.C.G.  Il prossimo weekend la manifestazione offrirà anche la possibilità di visite a luoghi come il ricovero di palazzo Ina, rifugio antiaereo di via Veneto costruito nel 1937 sei metri sotto terra che aprirà per la prima volta al pubblico. In piazza Cavour, dove si raduneranno mezzi militari d’epoca, sarà invece visitabile l’ultimo rifugio tubolare antisoffitto di Vercelli. Torneranno a suonare le sirene posizionate sulla Torre Civica fresche di restauro. E proprio la Torre aprirà le porte al pubblico dopo secoli, accogliendo una mostra sulla storia della costruzione civile più antica di Vercelli. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti e non necessitano di prenotazione: le visite a torre e rifugi saranno a gruppi.  Fonte: http://www.lastampa.it/2016/05/20/edizioni/vercelli/vercelli-ferita-dalle-bombe-negli-anni-hMI6yS3NvrkURplH87v6eO/pagina.html

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