Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Un goal per Tripoli, un calcio ai conflitti in corso

Categories: Editoriali

La seconda edizione del torneo di calcio a 5 “Cannonieri per la pace”, intitolato: un goal per Tripoli, si è concluso, lunedì 15 luglio presso i campi dell’Olimpic Center di Bari. La serata finale è iniziata con l’ingresso di numerosi bambini e tutti gli atleti delle squadre che hanno partecipato al torneo e sia i piccoli sia i giocatori hanno mostrato le bandierine delle Nazioni in gara e quelle da cui provengono gli atleti del torneo: Algeria, Egitto Italia, Kosovo, Libano, Marocco, Palestina, Serbia, Spagna, Tunisia, Turchia e, addirittura, Brasile. Il minicampionato è stato vinto dalla Siria che in finale ha prevalso sul Mediterraneo Senior per 4 a 2. Un risultato questo che premia tutti coloro che hanno contribuito a realizzare il torneo e lo slogan: “Un goal per Tripoli”. Tripoli una città devastata da una guerra che in molti la definiscono “civile”. Difatti la parola guerra, esprime dei significati che contrastano con il termine “civile” che in realtà proietta ben altri concetti. Un controsenso che inevitabilmente collega il torneo alla campagna Stop alle bombe sui civili (Parte dell’iniziativa internazionale “stop bombing towns and cities” contro l’impiego delle armi esplosive nelle guerre che si svolgono nelle città). L’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra anche quest’anno è stata aiutata dall’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, dal Centro Internazionale di Alti Studi Agronomici Mediterranei CIHEAM Bari e dalla Croce Rossa Italiana. Fondamentali i partenariati con l’Alumni Network del CIHEAM Bari e dalla Croce Rossa Italiana che durante le gare, ha sempre fornito medici, paramedici, volontari e ambulanza. Le due squadre protagoniste della finalina ha visto lo Yemen imporsi per tre a due contro la Libia. Il pubblico presente si è mostrato entusiasta, divertito e consapevole d’aver dato un piccolo calcio alla guerra.  A fine gara Luigi Nacci Presidente ANVCG sezione di Bari ha ringraziato atleti e presenti per aver condiviso la “tematica” e ha dato il via alle premiazioni e alla consegna di targhe e medaglie. Targhe, ricordo, sono state consegnate a Lorenzo Leonetti, Presidente del Primo Municipio Bari e a Luigi Andrisani Dirigente Accompagnatore del Bari Calcio. Concludo con una frase utilizzata nel precedente comunicato, una citazione da ripetere all’infinito: Lo sport unisce nelle vittorie e nelle sconfitte e, se orientato a unirsi contro le guerre, le mine, gli ordigni inesplosi, diviene un importante messaggio di pace.

Giovanni Lafirenze

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