Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Ancône, magnete, follie e favole

Categories: RESIDUATI BELLICI IN FRANCIA E BELGIO

22/03/2018 Francia, Alvernia-Rodano-Alpi, Drôme, Montélimar

 “If you ever come across anything suspicious like this item, please do not pick it up, contact your local law enforcement agency for assistance”

È sempre la testata web il ledauphine.com ad approfondire la notizia da noi pubblicata ieri “Ancône, magete-Meyrol e residuato bellico”. La novità-non novità consiste nel fatto che ancora una volta chi per mezzo di magnete recupera residuati bellici con polizia e giornali continua a giustificarsi affermando di non essere al corrente della possibilità di trovare ordigni inesplosi. Per fortuna (per loro) che agenti e giornali continuano a credere a queste favole. Ancora una volta consigliamo di cambiare hobby, in quanto il pericolo che produce il residuato bellico è in ogni occasione sempre esteso a terze persone del tutto inconsapevoli del movimento di ordigni inesplosi effettuato da questi “strani pescatori”. Tra l’altro dalla foto evidenziata dal giornale la granata in oggetto non sembra vuota in più in ogiva si nota la spoletta che al suo interno contiene un detonatore primario,(quindi esplosivo). Per quanto riguarda corpo della bomba e fondello appaiono del tutto integri e dato che l’esplosivo non è biodegradabile è intuibile che la granata sia carica. Se dal peso sembrerebbe vuota, potrebbe contenere materiali incendiari o altre sostanze in uso ai tempi delle due guerre mondiali.

Foto-Fonte: ledauphine.com

Autrement dit, le Graal pour le jeune Teillois, Mathis, 16 ans, qui était accompagné de son ex-beau-père. C’est lui qui a eu l’« honneur » de pêcher l’engin. Croyant au début que c’était une grenade, il l’a déposé délicatement sur la berge avant de faire des recherches sur internet et de prévenir la police. « Cela ressemble à la tête d’un obus perforant, de la Seconde guerre mondiale », estime Fabien Perrollet.  Un périmètre de sécurité a été mis en place autour, sur la berge. Et des démineurs sont venus hier de Lyon, pour récupérer, ce qui serait, selon la police, une ogive d’obus et qui était vide.

Par sécurité, la police conseille à la population de ne pas toucher ou déplacer ce genre de munitions.

Biographie d’une Bombe

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