Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Abdul e Hawa

Categories: Editoriali

Sudan,  Darfur ad est del Jebel Marra, un uomo ed una donna in sella a due somari attraversano una strada sperduta tra sabbia infuocata e rocce arroventate del villaggio di El Aradeeb. Lui, Abdul Malik, lei Hawa Shogar. Due giovani sposi? Una coppia più adulta in fuga dalle violenze in corso (guerra, stupri, etc,) nel territorio? Due anziani decisi a raggiungere i propri figli sfollati altrove?  Non avremo mai risposte, le fonti al riguardo non specificano nulla. In ogni caso, il cammino di  Abdul e Hawa prosegue, per una meta che non conosceremo mai. Una bestia urta, pressa una mina. Abdul  osserva la sua donna, Hawa ricambia porgendogli l’ultimo sorriso. L’ordigno esplode, lui immagina il rientro a casa. Lei capo chino sembra pregare. L’ordigno proietta schegge e sassi sui corpi della coppia, lui non rimpiange il passato, è deluso per un futuro spezzato, Abdul abbraccia la sua donna, le schegge penetrano nei loro corpi. Hawa, con un gesto della mano gli accarezza il viso, smorzandogli una possibile lacrima. Le ferite causate dalle schegge dilaniano i due corpi. Hawa avvicina ed abbraccia Abdul, testimoni raccontano di vederli allontanarsi stringendosi le mani…

 

Giovanni Lafirenze

 

Fonte: dabangasudan.org

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