30/03/2022 Ucraina (Україна)
“If you ever come across anything suspicious like this item, please do not pick it up, contact your local law enforcement agency for assistance”
di Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Giusi Fasano
Siamo arrivati al 35esimo giorno di guerra. Nella giornata di ieri, martedì 29 marzo, si è concluso un quarto round dei colloqui tra Mosca e Kiev a Istanbul. Mosca ha parlato di una «riduzione significativa delle attività militari a Kiev e Chernihiv», ma ha precisato che «non si tratta di un cessate il fuoco». I risultati dei negoziati erano stati definiti «soddisfacenti». Sempre ieri il presidente francese Macron ha raggiunto al telefono Putin (gli avrebbe chiesto che «i nazionalisti depongano le armi a Mariupol») e ha preso parte a un vertice telefonico con gli altri leader Scholz, Draghi, Biden e Johnson: tutti avrebbero «concordato di continuare a fornire un sostegno all’Ucraina, esortato il presidente russo Putin ad accettare un cessate il fuoco, ritirare i soldati russi dall’Ucraina e consentire una soluzione diplomatica della crisi».
Ore 6.30 – Kiev: Mosca ha spostato 2000 soldati dalla Georgia in Ucraina
L’esercito russo in Ucraina ha ricostituito i suoi ranghi con unità provenienti dai territori occupati della Georgia: secondo lo stato maggiore delle Forze armate ucraine citate dalla Ukrainska Pravda sarebbero arrivate in totale circa 2.000 persone.
Ore 6.01 – L’esercito ucraino: l’annuncio del ritiro delle truppe russe è fuorviante
«Ci sono indicazioni che le forze russe si stiano riorganizzando per concentrare i loro sforzi sull’Ucraina orientale», «allo stesso tempo il cosiddetto `ritiro delle truppe´ è molto probabilmente una rotazione di singole unità e mira a fuorviare la leadership militare ucraina», creando l’idea sbagliata che i russi abbiano deciso di non cercare di accerchiare Kiev. Così lo stato maggiore ucraino a proposito dell’annunciata riduzione dell’attività militare da parte di Mosca.
Ore 4.45 – Ripristinata l’elettricità per 150 mila ucraini
Dopo le riparazioni degli ingegneri – riporta il Kyiv Independent – numerosi insediamenti in Ucraina hanno ripreso l’accesso all’elettricità, secondo il ministero dell’Energia ucraino. Tuttavia, si stima che 831.000 ucraini in 1.491 insediamenti rimangano ancora senza accesso all’elettricità.
Ore 4.30 – Crisi alimentare, la Russia respinge le accuse degli Usa
Mosca considera le osservazioni del vicesegretario di Stato americano Wendy Sherman sul presunto ruolo della Russia nella crisi alimentare in Ucraina e nel mondo come parte della guerra dell’informazione di Washington contro la Russia: lo ha affermato l’ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov, secondo quanto riferito dalla Tass. «Consideriamo le osservazioni di Wendy Sherman come una parte della guerra dell’informazione degli Stati Uniti contro la Russia», ha affermato il diplomatico nel canale Telegram dell’ambasciata.
Ore 3.49 – Partenza sprint per la Borsa di Hong Kong
La Borsa di Hong Kong apre la seduta cin un solido rialzo sulla scia dei guadagni di Wall Street e del cauto ottimismo sui colloqui tra Ucraina e Russia per chiudere il conflitto: l’indice Hang Seng segna nelle prime battute un balzo dell’1,03%, a 22.153,06 punti.
Ore 3.38 – Usa: 94 navi civili ucraina che portano cibo bloccate nel Mar Nero dai russi
I russi stanno bloccando 94 navi alimentari civili nella regione del Mar Nero e hanno bombardato tre navi che trasportano merci dai porti del Mar Nero in tutto il mondo, in particolare quelle noleggiate da una azienda agricola. Lo ha detto il primo vicesegretario di Stato americano Wendy Sherman, citato da Ukrinform. Circa il 30% delle esportazioni mondiali di grano provengono dalla regione del Mar Nero, così come il 20% del mais e il 75% dell’ olio di girasole. Molti esportatori hanno rinunciato a inviare le loro navi nel Mar Nero, anche nei porti russi. «La Marina russa sta bloccando l’accesso ai porti ucraini, il che blocca di fatto l’esportazione di grano», ha detto la Sherman citata da Ukrinform.
Ore 3.25 – Casa Bianca: incontro Biden-Putin possibile solo dopo de-escalation militare
Un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo statunitense Joe Biden sarà possibile solo dopo una significativa riduzione dell’escalation in Ucraina: lo ha detto ai giornalisti il direttore delle comunicazioni della Casa Bianca Kate Bedingfield, secondo quanto riferito dalla Tass.
Ore 3.01 – Dai pianoforti alle auto di lusso, il Giappone allunga l’elenco dei beni da non esportare in Russia
Il Giappone amplia la lista delle sanzioni applicate all’export in Russia per intensificare la pressione sugli oligarchi considerati vicini al presidente Putin. L’elenco riguarda 19 prodotti, e include automobili del valore di oltre 6 milioni di yen, l’equivalente di 44.000 euro, motociclette che superano i 600 mila yen (4.400 euro), allargando il divieto alla sfera musicale, con pianoforti del valore di oltre 200 mila yen (1.450 euro), il settore dei gioielli con le perle naturali, gli orologi e anche quello della ristorazione, tra cui i whisky giapponesi di alta fascia. Tokyo aveva già imposto un divieto per circa 300 prodotti, compresi gli articoli che potevano essere utilizzati come accessori militari, oltre all’esportazione di semiconduttori.
Ore 2.51 – Casa Bianca: nessuno si faccia ingannare dall’annuncio del ritiro delle truppe russe
«Nessuno dovrebbe farsi ingannare» dal ritiro dei soldati russi. Lo ha detto la Casa Bianca, commentando le notizie che arrivano dall’Ucraina. Secondo lo staff della Difesa ucraina non ci sarebbe un ritiro, come annunciato da Mosca, ma un «mero avvicendamento di unità» dalle zone attorno a Kiev e Chernikiv.
Ore 2.44 – Trump chiede Putin di divulgare notizie dannose su Biden
Donald Trump ha chiesto a Vladimir Putin di rendere pubblica qualsiasi informazione dannosa a sua conoscenza sulla famiglia Biden, in particolare su Hunter Biden, il figlio del presidente. «Direi che, se Putin sapesse la risposta, dovrebbe renderla nota e noi dovremmo conoscerla», ha detto in una nuova intervista pubblicata da JustTheNews.
Ore 2.31 – La Borsa di Tokyo apre in calo aperto in calo
L’indice Nikkei 225 perde lo 0,16%, a 28.208,22, mentre l’indice Topix scende dello 0,57%, a 1.980,24.
Ore 1.58 – Stato maggiore ucraino: truppe russe consolidano le posizioni conquistate
Le truppe russe stanno rafforzando le posizioni conquistate, anche installando campi minati, mentre non si registrano tentativi di espandere il loro controllo sulle città: lo riferisce lo stato maggiore ucraino, secondo la Ukrainska Pravda, nel suo riepilogo della situazione sul terreno. Nella regione di Zaporozhye, i russi stanno realizzando strutture di fortificazione ma «l’obiettivo di raggiungere i confini amministrativi delle regioni di Donetsk e Luhansk, l’accerchiamento della città di Kiev e stabilire il controllo sulla riva sinistra dell’Ucraina rimane inadempiuto». In direzione sud – dice lo stato maggiore – «il nemico sta adottando misure per ripristinare la capacità di combattimento delle sue unità» frenando «le azioni delle unità delle forze armate ucraine con fuoco di artiglieria e attacchi aerei». Bombardamenti hanno interessato anche i dintorni di Stepnogorsk, Orikhovo e Gulyaypole, mentre «non ci sono cambiamenti significativi nella composizione e posizione delle truppe nemiche nelle aree di Volyn , Polissya e Seversky». Nessun cambiamento significativo anche nelle zone operative del Mar Nero e del mar di Azov. Proseguono invece «attacchi aerei e missilistici nelle aree di Kreminna e Mariupol», che resta comunque in mani ucraine.
Ore 1.45 – Gb: raccolti 11,3 milioni di sterline al concerto pro-Ucraina
Ammonta a 11,3 milioni di sterline la somma destinata ad aiuti umanitari in Ucraina, raccolta attraverso il concerto di beneficenza a cui hanno preso parte fra gli altri Ed Sheeran e Camilla Cabello.
Ore 1.11 – Usa preparano nuove sanzioni contro la Russia, nel mirino l’industria bellica
Gli Stati Uniti preparano un nuovo round di sanzioni contro la Russia. Secondo il vice segretario al Tesoro degli Stati Uniti Wally Adeyemo, le sanzioni prenderanno di mira le catene di approvvigionamento per l’esercito russo e mineranno l’industria della difesa del paese.
Ore 0.58 – Bbc: ancora bombardamenti nella zona di Kiev
La Bbc segnala ancora bombardamenti nel nord-ovest di Kiev, nonostante i russi ieri abbiano annunciato la riduzione delle operazioni militari sul fronte della capitale. I reporter dal terreno riferiscono di esplosioni a circa 20 km dalla capitale, senza essere in grado di chiarire se a sparare siano i russi o gli ucraini. In precedenza anche la Cnn aveva dato conto di pesanti colpi di artiglieria e razzi nell’area di Kiev.
Ore 0.54 – La denuncia di Human Rights Watch: truppe russe utilizzano mine antiuomo vietate
Le forze russe che combattono in Ucraina hanno utilizzato mine antiuomo vietate : è l’accusa lanciata da Human Rights Watch. «Le mine antiuomo – spiega l’organizzazione – sono state localizzate da tecnici ucraini per l’eliminazione degli ordigni due giorni fa, il 28 marzo 2022. Notoriamente la Russia possiede queste mine che possono uccidere e mutilare indiscriminatamente persone entro un raggio di circa 16 metri. L’Ucraina viceversa non possiede questo tipo di arma». «I Paesi di tutto il mondo dovrebbero condannare con forza l’uso da parte della Russia di mine antiuomo vietate in Ucraina», ha affermato Steve Goose, direttore delle armi di Human Rights Watch. «Queste armi non fanno distinzione tra combattenti e civili e lasciano un’eredità mortale per gli anni a venire». Il Trattato internazionale per la messa al bando delle mine del 1997 vieta totalmente l’uso, la produzione, lo stoccaggio e il trasferimento di mine antiuomo. La Russia non è tra i 164 paesi che hanno aderito al trattato.
Ore 0.49 – Casa Bianca, scetticismo sul ritiro delle truppe russe
«Dobbiamo vedere cosa fanno effettivamente i russi prima di fidarci esclusivamente di ciò che hanno detto». Così la direttrice della comunicazione della Casa Bianca, Kate Bedingfield, sulle dichiarazioni della Russia riguardo una diminuzione drastica della attività militari intorno a Kiev. «Abbiamo visto fin dall’inizio che hanno fatto una spinta aggressiva verso Kiev all’inizio di questo conflitto, e non abbiamo motivo di credere che abbiano adattato quella strategia», ha detto. «Ovviamente, continuiamo a fare di tutto per imporre dei costi per questa decisione. Continueremo ad attuare la nostra strategia, ma, come ha detto il presidente, non crederemo sulla parola. Aspettiamo di vedere come saranno le loro azioni», ha aggiunto.
Foto-Fonte: https://www.corriere.it/esteri/22_marzo_30/ucraina-russia-news-guerra-64c10b22-af87-11ec-a232-b69d1c970bf4.shtml
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