Comando Forze Operative Nord di Padova–Comando Forze Operative Sud di Napoli–Comando Truppe Alpine
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Circa una settimana fa alla foresta della Carpaneta, (San Giorgio Bigarello), nel compiere l’annuale pulitura dei fossi per evitare ostacoli al fluire dell’acqua, gli operai avevano fatto una strana scoperta. In mezzo alla terra e ai resti della vegetazione c’era qualcosa che assomigliava a una bomba. Un richiesta di intervento ai carabinieri aveva tolto anche gli ultimi dubbi. Si trattava di un ordigno dell’ultima guerra. Un pezzo di artiglieria della contraerea italiana, grande poche decine di centimetri. Difficilmente avrebbe potuto esplodere ora a distanza di tanti anni, ma naturalmente da parte dell’Ersaf e delle forze dell’ordine è stata seguita la prassi necessaria in queste circostanze. L’area è stata messa in sicurezza, in attesa dell’arrivo di personale esperto nel fare brillare le bombe. Cosa che si è verificata ieri mattina, con l’intervento di alcuni militari del Decimo (10°) Reggimento Guastatori di Cremona (Comando Truppe Alpine). Il residuato bellico è stato preso e portato in una zona sicura, una cavità all’interno della quale è stato fatto esplodere con i detonatori. Questo poco prima di mezzogiorno. Dunque, storia finita. Hanno partecipato alle operazioni carabinieri guidati dal maresciallo Corlianò e personale dell’Ersaf direttore Paolo Nastasio.
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