Due ordigni bellici (foto in allegato) sono stati rinvenuti durante la fase dei lavori per la costruzione del nuovo impianto di depurazione a Rivignano. CAFC ha diramato immediatamente l’ordine di servizio per bloccare il cantiere. Sono stati immediatamente avvisati i carabinieri del Comando di Rivignano che, giunti sul posto, hanno recintato l’area, messo in sicurezza la zona. Per fortuna, durante gli scavi, i macchinari non hanno toccato gli ordigni che, presumibilmente risalenti alla seconda guerra mondiale, risultano essere pericolosi e dovranno essere fatti brillare dagli artificieri. Si tratta molto probabilmente di granate da carro armato di grosso calibro (dai 30 ai 50 centimetri di lunghezza e 100 millimetri di diametro). CAFC eseguirà una bonifica puntuale, tramite una ditta specializzata, che si estenderà su tutta l’area interessata dal cantiere. Il primo ordigno era stato rinvenuto nella giornata di mercoledì, il secondo oggi pomeriggio. L’impresa riprenderà le attività dopo la bonifica. I lavori avevano preso il via una decina di giorni fa e proseguiranno per circa 7 mesi.
A Savogna d’Isonzo
All’interno di una zona boschiva di Gabria, frazione di Savogna d’Isonzo (comune della provincia di Gorizia) un cacciatore ha rinvenuto una terza granata italiana, da 75mm, questa volta senza spoletta (foto in alto e in basso). L’ordigno è stato preso in carico dal 3° Reggimento Genio della Caserma “G.B. Berghinz” che ha provveduto a farla esplodere sul letto del fiume Torre, nel comune di Medea.
Foto-Fonte: http://www.udinetoday.it/cronaca/trovate-tre-granate-friuli-stop-cantiere-cafc-rivignano.html
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia.