Esercito Italiano–Marina Militare
Comando Forze Operative Nord di Padova–Comando Forze Operative Sud di Napoli–Comando Truppe Alpine
Milano–Brescia–Cremona–Bergamo–Mantova–Sondrio–Como–Varese–Lecco–Pavia–Lodi
Non è stato chiarito come possa essere finito nel terreno, dritto dentro l’orto, tra i cavoli e altri vegetali. Probabilmente qualcuno che voleva disfarsene ha pensato (malissimo) di gettarlo al di là della recinzione. E così la gatta da pelare è giunta direttamente nelle mani del proprietario dell’area, dando il via a una mobilitazione di Forze dell’ordine e artificieri che non è ancora terminata.
Un ordigno della Prima guerra mondiale trovato in un orto
Un ordigno risalente alla Prima guerra mondiale è stato rinvenuto nei giorni scorsi in un appezzamento ai confini tra Monza e San Damiano di Brugherio. A fare la scoperta è stato l’imprenditore che utilizza l’appezzamento anche come “quartier generale” della sua ditta edile. Varcato il cancello, la sua attenzione è stata subito catturata da un oggetto, grande come una bottiglia d’acqua da 1,5 litri, adagiato sulla terra coltivata. Lo ha raccolto, spostandolo su un bidone di metallo. Che potesse essere qualcosa di pericoloso lo ha subito capito, ma in un primo momento la curiosità ha avuto il sopravvento.
L’allerta del proprietario e la mobilitazione di Polizia ed Esercito
“Ho cercato di capire se potessi smontarlo, ma sarebbe stato complicato – ha spiegato il proprietario – Poi ho chiamato il 112”. A intervenire per primi sono stati gli agenti della Questura di Monza. Accertato che si trattava di un vero e proprio pezzo d’artiglieria inesploso, l’allerta è stata poi allargata agli esperti dell’Esercito. Dal peso di quasi 5 chilogrammi, di origine austro-ungarica e ad alta potenzialità distruttiva, la bomba è stata messa in sicurezza sul posto, posizionandola in un luogo protetto del terreno poi delimitato dal nastro bianco e rosso della Polizia scientifica. Il tutto in attesa che l’Esercito (10° Reggimento Genio Guastatori di Cremona– Comando Truppe Alpine Bolzano) e le altre autorità competenti lo portassero via per farlo brillare in sicurezza.
FotoFonte: https://primalamartesana.it/cronaca/trova-un-ordigno-bellico-della-prima-guerra-mondiale-tra-i-cavoli-dellorto/
EDUCAZIONE AL RISCHIO
E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo